Le criticità persistono da tempo ma negli ultimi giorni, con le temperature record, si sono acuite. Viaggiare sui bus cittadini è diventato letteralmente un inferno, sia per gli autisti che per i passeggeri, in particolar modo gli anziani. Motivo? Gli impianti di condizionamento sui mezzi o non funzionano o, in alcuni casi, non sono neppure in dotazione. Dopo la segnalazione della Cgil anche Adriano Velotta, rappresentante della Ugl, torna sulla questione, evidenziando come da mesi abbia sollecitato la Seac, società che gestisce il trasporto pubblico a Campobasso, a risolvere il problema.
«Il Governo ha emanato la disposizione di indossare ancora la mascherina Ffp2 da parte degli autisti e dei passeggeri, nulla da obbiettare in merito, ma è anche vero che la maggior parte degli autobus l’aria condizionata non funziona e addirittura ad alcuni non c’è proprio in dotazione e altrettanto i riscaldamenti per l’inverno. Con queste temperature altissime con la mascherina e senza aria condizionata si sottopone a uno stress continuo il fisico dei lavoratori ripercuotendosi negativamente sulla propria salute.
Tengo a precisare che inseguito alle segnalazioni dei lavoratori, il 19 ottobre 2021 ho inviato una segnalazione alla società Seac, al rappresentante aziendale sulla Sicurezza sul Lavoro e al medico del Lavoro, evidenziando tantissime anomalie, tra cui anche il non funzionamento di aria condizionata e la mancanza su alcuni autobus, problematiche in parte risolte e in parte no».
Queste tutte le anomalie segnalate: malfunzionamento degli organi sterzanti; malfunzionamento ABS; pneumatici inadatti alle stagioni; presenza di finestrini conducente in materiale del tipo plexiglass che ostacola la visuale durante la marcia impedendo l’utilizzo efficiente degli specchi retrovisori; specchi retrovisori non regolabili dall’interno; avaria sospensioni su tutti gli autobus; su alcuni autobus manca la porta che separa l’autista dai passeggeri; su alcuni autobus in occasione delle piogge entra l’acqua in corrispondenza del posto guida; ad alcuni autobus vi è un malfunzionamento del cambio di marcia; non tutti gli autobus sono dotati di riscaldamento, spesso non funziona e altri sono dotati di un semplice sbrinatore che non funziona e solo alcuni autobus sono dotati di aria condizionata e la maggior parte delle volte non funziona.
«Nonostante tutto – prosegue il sindacalista – più volte mi sono recato in azienda ma senza risultato positivo, con la presente segnalo ancora una volta il non funzionamento dell’aria condizionata e comunque alcuni autobus sono privi di aria condizionata e riscaldamento.
Pertanto, si chiede a tutti gli organi in indirizzo di intervenire ognuno per la propria competenza per la risoluzione della problematica segnalata e in riferimento al D.Lgs 09 aprile 2008 n. 81 art. 180 e 181, 1.9. microclima, si chiede un incontro urgente al fine di conoscere le azioni intraprese; per la risoluzione della problematica a tutela della salute dei lavoratori.
Mi corre l’obbligo di rispondere anche alla Cgil che a mezzo stampa mi ha accusato di immobilismo, riporto la frase riportata dalla stampa: “E allo stesso modo duole costatare l’immobilismo del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza presente in Azienda che pur sollecitato in più di un’occasione dagli stessi colleghi ad intervenire, non sembra intenzionato ad espletare a pieno la propria funzione per la quale è stato eletto”. È grave attaccare un lavoratore senza prima documentarsi, il sindacato a prescindere dovrebbe difendere i lavoratori che fanno il proprio dovere, dopo le mie segnalazioni se l’Azienda e gli organi competenti non risolvono le problematiche segnalate io in qualità di RLS non ho alcuna responsabilità. Pertanto, alla luce di quanto su esposto si chiede un urgente incontro al fine di affrontare e risolverete le problematiche su esposte».

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