Controllo del territorio capillare e mirato, in modo che la popolazione possa percepire la sicurezza in tutta la provincia. È la ‘promessa’ che il nuovo questore Vito Montaruli ha fatto alla cittadinanza nel giorno del suo insediamento, nel corso di una conferenza stampa indetta ieri mattina in via Tiberio. Classe 1961, arriva da Treviso dove è stato a capo della Polizia per tre anni, «realtà molto diversa da quelle del Molise – esordisce – con problematiche differenti, ma posso garantire che dedicherò il mio tempo e il mio impegno alla tutela delle sicurezza, nel capoluogo così come in tutti i comuni della provincia».
Un obiettivo che per Montaruli può realizzarsi solo tramite una stretta sinergia «con istituzioni, enti locali, Prefettura, Regione e tutte le altre forze di Polizia, e che va di pari passo con le misure di prevenzione». Penso, ad esempio, al fenomeno dello spaccio di droga che purtroppo è un problema che si riscontra ovunque. È dunque necessario che ci sia un approccio di tutte le istituzioni, soprattutto a livello sociale».
Il metodo del nuovo questore è incentrato «sull’analisi dei problemi del territorio e solo all’esito – spiega – si può programmare il piano d’azione».
Sulle infiltrazioni della criminalità Montaruli ammette che «il Molise è un crocevia, territorio limitrofo a zone ad alta intensità malavitosa, ma il problema va individuato, descritto e affrontato nelle sue esatte dimensioni». Il primo banco di prova, soprattutto in merito al controllo del territorio, è la stagione estiva appena partita. « C’è un commissariato sulla zona costiera, a Termoli, che è un presidio fondamentale in cui confidiamo molto e cercheremo di far lavorare ancora meglio questa struttura».
Infine il ruolo della stampa, che il questore definisce «fondamentale, una sorta di termometro per misurare se la popolazione si sente sicura».
Laureato in Giurisprudenza, Montaruli ha conseguito anche il titolo di specialista in Scienze delle Autonomie Costituzionali e la laurea in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni; è abilitato all’esercizio della professione forense. È coniugato con due figli. Entrato in amministrazione nel 1987, è stato subito impegnato nella lotta ai sequestri di persona, fenomeno drammatico che ebbe in quegli anni epicentro in Calabria. Trasferito alla Questura di Matera, ha diretto i Commissariati di Pisticci e Scanzano, coordinando numerosi servizi in materia di traffico di sostanze stupefacenti nel metapontino ed attività investigative finalizzate alla cattura di latitanti. La sua esperienza nel capoluogo materano si è conclusa con la direzione della Digos. Promosso alla qualifica di Primo Dirigente nel 2003 in seguito a concorso interno, è stato dapprima assegnato alla Questura di Parma, dove ha diretto la Divisione Polizia Anticrimine, coordinando vari servizi di ordine pubblico riguardanti incontri di calcio in serie A, nelle competizioni internazionali e anche della Nazionale. In seguito è stato in servizio alla Questura di Potenza, sempre con l’incarico di Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine, dove ha dato particolare impulso al settore delle misure di prevenzione.
Acquisisce le funzioni di Vicario del Questore a Vibo Valentia nel 2008, ritornando dopo molti anni in un’area territoriale colpita gravemente dalla criminalità organizzata. E’ stato Vicario del Questore a Lecce dal 2012, dove si è occupato principalmente della gestione dell’ordine pubblico assumendo, tra l’altro, la responsabilità del Gruppo Operativo di Sicurezza per lo stadio “Via del Mare”. Il dott. Montaruli ha accompagnato la sua attività di servizio con frequenti approfondimenti, pubblicati su riviste specialistiche, circa questioni di carattere giuridico o professionale in materia di procedimento amministrativo, trattamento dei dati personali, polizia amministrativa, rapporti tra Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo e ordinamento italiano, legislazione antimafia e di polizia.
Collabora con “Rivista di Polizia”, periodico sul quale ha pubblicato vari articoli, tra l’altro, relativi ai provvedimenti di espulsione degli stranieri per motivi di ordine pubblico o terrorismo e alla chiusura di esercizi pubblici ai sensi dell’art. 100 del Tulps. E’ stato coautore del volume “I contratti pubblici nella legislazione antimafia” ed è autore del testo “Lo scioglimento degli organi elettivi degli enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata”. Con decorrenza 1.1.2016 è stato nominato Dirigente Superiore della Polizia di Stato dal Consiglio di Amministrazione del Ministero dell’Interno. Da 1° marzo 2017 assume la direzione della Questura della provincia di Lucca, dove ha iniziato la sua attività con la pianificazione dei complessi servizi realizzati per il vertice per dei Ministri degli Affari Esteri per il G7e del successivo incontro con gli omologhi rappresentanti dei più importanti Paesi Arabi. Di notevole rilievo anche l’approntamento del dispositivo di sicurezza per lo storico concerto dei Rolling Stones sotto le Mura della città, con la partecipazione di oltre 50.000 spettatori. Notevole l’impegno profuso anche nel campo del contrasto alla criminalità predatoria, dove sono stati conseguiti notevoli successi operativi, anche in occasione dei servizi di controllo del territorio.