Le indagini della Squadra Mobile sono partite a novembre dello scorso anno, dopo la denuncia di un ragazzo che aveva subito una pesante aggressione da un gruppo di coetanei nei pressi dei centri commerciali. Ora il tribunale dei Minori ha chiuso il cerchio e chiesto il rinvio a giudizio per sei giovanissimi – tra i 15 e 17 anni – che hanno seminato il panico a Campobasso. Minacce, lesioni, percosse, anche i concorso, i reati contestati ai membri della cosiddetta baby gang che compariranno davanti al giudice per l’udienza preliminare il prossimo 28 dicembre.
Cinque gli episodi di violenza contestati, avvenuti alla fine dello scorso anno: tre nei confronti di minori e due nei confronti di adulti. Due aggressioni – avvenute in pieno centro, lungo Corso Bucci e Via Cavour – vennero anche filmate tra le risate dei ragazzi presenti, e i video circolarono in rete suscitando indignazione in città. Nelle immagini si vedevano le vittime colpite al volto, sul torace e sulle gambe con schiaffi, pugni, calci e testate. Motivazioni futili alla base delle aggressioni che spesso avvenivano dopo minacce e insulti.
In un caso venne picchiato pure il padre di un ragazzo, intervenuto per difendere il figlio. In un’altra circostanza la vittima, un adulto, è stato inseguito e colpito dai minori al volto con calci e pugni utilizzando i metodi tipici delle arti marziali.
Episodi di bullismo e violenza psicologica, oltre che fisica, di cui, stando alla ricostruzione degli inquirenti, i ragazzini si rendevano protagonisti ripetutamente, anche all’interno delle scuole dove vigeva un clima di terrore.
Dopo la diffusione dei video sui social, però, il muro di omertà e paura è caduto e decine di vittime hanno deciso di parlare.
Gli agenti guidati da Marco Graziano hanno infatti raccolto numerose testimonianze, anche dei genitori dei ragazzi vittime di bullismo. Fino all’epilogo di ieri: ora la baby gang dovrà rispondere dei reati contestati davanti al giudice.

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