Il Molise e lo stile di vita vegano ‘approdano’ a Manchester. A portare alta la bandiera della nostra piccola regione, con prodotti di alta qualità accuratamente selezionati e privi di elementi di origine animale, sono Gaetano Moschetti, Rita e Carmen Niccoli, giovani imprenditori di Campobasso trapiantati a Manchester.
Gaetano e Rita, partner nel lavoro e nella vita, insieme a Carmen, hanno deciso infatti di intraprendere una nuova avventura imprenditoriale con l’apertura di un’attività vegana a conduzione familiare nella fiorente città industriale anglosassone.
Il loro percorso professionale parte proprio dal Molise e da Campobasso. Gaetano è stato per anni al timone di uno degli storici pub di via Ferrari, il “Sei torri”, attività tutt’ora operativa e guidata da una nuova gestione.
Il suo amore per la cucina e per le birre, accuratamente selezionate, unito ad uno stile “english”, hanno scritto la storia di un locale che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento per molti giovani del capoluogo.
«Abbiamo inaugurato il Sei torri nel 2008 – spiega Gaetano -. Insieme a Pulp eravamo uno dei locali più frequentati in città. All’epoca il nostro era il quinto pub presente lungo via Ferrari insieme a locali storici come il “Grant” e il “Gandalf”. L’anno in cui decidemmo di cedere l’attività, il 2016, fu lo stesso in cui furono nuovamente concesse le licenze e di conseguenza via Ferrari si riempì di nuovi locali, soprattutto pub e cicchetterie».
Un luogo caro al gruppo di ragazzi campobassani che li ha aiutati a crescere professionalmente.
Da qui la svolta e la decisione di iniziare una nuova avventura insieme. Nel 2017 Gaetano e Rita si trasferiscono definitivamente a Manchester, città che già da tempo aveva conquistato i loro cuori. «Eravamo già stati qui in vacanza e ci era piaciuto molto lo stile di vita e l’atmosfera che si respirava. È una città decisamente viva e stimolante».
A seguirli, nel 2018, anche la sorella di Rita, Carmen, laureata a Rimini ed esperta in comunicazione con un master in Social media manager a Bologna, che cura soprattutto i canali social dell’attività.
Considerata una realtà metropolitana in forte espansione, Manchester risulta essere una scelta vincente: «Molti associano soltanto Londra all’Inghilterra. Invece ci sono tante realtà che gravitano intorno alla City, che crescono ad un ritmo velocissimo e che hanno molto da offrire.
Manchester è una di queste. Oggi è una delle prime città europee nel settore edilizio ed è destinata a diventare una grande area metropolitana.
Si può definire una conglomerazione di più comuni – aggiunge -. Ad un’ora da qui c’è Liverpool ma le due periferie oramai si ‘incontrano’».
Forti delle esperienze passate, i tre muovono i primi passi nella city inglese sempre nel settore del food&beverage, in bar, pub e ristoranti di alto livello.
Ma il piglio del business non manca. Decidono così di avviare un’attività tutta loro. «C’è un grande lavoro dietro l’apertura di un locale. Abbiamo analizzato ogni aspetto per raggiungere il nostro obiettivo, dallo studio del territorio alla concorrenza. Ci siamo affidati anche ad un commercialista professionista per farci guidare al meglio. Molti investono tutto ciò che hanno per aprire una attività in centro pensando, erroneamente, che solo in quella zona si possa trarre maggiore profitto. Ma a Manchester i bar e i ristoranti funzionano perfettamente anche nelle aree periferiche».
Lo scorso mese il sogno di Rita, Carmen e Gaetano si realizza: nasce così “Ortica” italian plant based a Trafford, zona a sud-ovest di Manchester.
L’offerta è varia e non si rivolge necessariamente ad una clientela vegana: «Offriamo diversi prodotti – spiega Gaetano – dai caffè ai vini, fino ai cocktail e alle variazioni di Spritz. Vendiamo anche passata, pomodorini e pasta. C’è anche La Molisana».
Non manca ovviamente qualche ‘seccatura’ dettata dalla Brexit sul reperimento di alcuni prodotti italiani ma i tre non si scoraggiano: «A volte i tempi si allungano ma questo non ci spaventa. Puntiamo ad accrescere ulteriormente l’offerta dei nostri prodotti e a far conoscere anche il Molise ai nostri clienti».
Tra i prodotti made in Molise presenti sugli scaffali di Ortica non solo la nota pasta molisana ma anche un formaggio vegano prodotto presso il “Caseificio Verde” in provincia di Isernia.
Più che positivo, intanto, il bilancio del primo mese di vita dell’attività: «La risposta dei clienti è stata sorprendente. A volte la parola “vegano” spaventa, soprattutto in Italia, Paese che solo negli ultimi anni sta iniziando ad apprezzare questo concetto. Qui, invece, è pieno di locali vegani e tra i nostri clienti c’è anche chi non segue questo stile di vita.
Aprire un’attività simile in una città come Campobasso sarebbe stato sicuramente un azzardo – confessa – ma a Manchester il settore vegano è decisamente in crescita».
Tra le proposte di “Ortica” anche lasagne vegane, bruschette, pinsa romana e pizza vegana.
«Ai clienti piace moltissimo la fresella – conclude Gaetano – prodotto poco conosciuto da queste parti, come anche la ‘nduja vegana».

sl

 

Foto da Eat Manchester

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