Non bastano caldo e afa a rendere l’estate 2022 una delle peggiori di sempre. A causare ulteriori ‘fastidi’ e disagi, ci si mettono anche le zanzare la cui presenza, quest’anno, sembra aver superato ogni record. Una situazione riscontrata da molti cittadini che hanno fatto presente il problema agli esponenti dem di Palazzo San Giorgio.
A portare il ‘caso’ zanzare ieri in Consiglio comunale il capogruppo del Pd, Giose Trivisonno, attraverso una mozione che chiedeva interventi più risolutivi, pur rispettosi dell’ambiente, per limitare la massiccia presenza di zanzare che è stata però respinta dall’Aula (16 voti contrari 4 voti a favori e 3 astenuti). Lo stesso assessore all’Ambiente, Simone Cretella, ha voluto dare risposte circostanziate e precise: «Intanto, devo dire che dispiace doversi rendere conto come chi ha amministrato in passato questa città sembra proprio, da come è stato affrontato questo tema anche nelle settimane passate, non essere a conoscenza di come questa materia sia regolamentata e disciplinata dall’autorità sanitaria nazionale attraverso un piano sanitario nazionale che indica esattamente alle amministrazioni cosa bisogna fare e come – ha spiegato Cretella -. La materia della disinfestazione anti zanzare è infatti disciplinata dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020/2025, che stabilisce criteri e modalità di contrasto alla trasmissione delle infezioni virali trasmesse da artropodi. Al riguardo, tra le azioni che il piano prevede, vi è la sorveglianza epidemiologica, di competenza delle autorità sanitarie, nonché interventi periodici di riduzione della popolazione di zanzare mediante attività di igiene ambientale e lotta alla proliferazione larvale. Dallo stesso piano emerge chiaramente la non obbligatorietà degli interventi adulticidi, che comunque avvengono su disposizione dell’Azienda sanitaria locale competente esclusivamente in caso di necessità. L’impiego di prodotti adulticidi deve avvenire esclusivamente in situazioni emergenziali, in misura focale e circoscritta e in aree o situazioni di particolare abbondanza del vettore, comunque in accordo con le autorità competenti, come raccomandato dall’Oms.
Detto ciò – ha aggiunto Cretella – abbiamo per l’appunto chiesto ad Asrem per avere un parere su quello che il piano ci diceva e per capire se esistessero condizioni emergenziali per attivare la disinfestazione adulticida, continuando, allo stesso tempo, come Amministrazione comunale a portare avanti con regolarità quella antilarvale da aprile fino a ottobre, due volte al mese, in caditoie e pozzetti. Ci è stato risposto che, così come fanno già altre Amministrazioni in tutta Italia, le linee da seguire anche per Campobasso restano quelle fissate dal piano nazionale e che non ci sono le condizioni per la disinfestazione adulticida la quale, vale la pena ricordarlo, dati alla mano è fortemente e negativamente impattante sull’ambiente e su chi lo vive, perché ciò che viene utilizzato è tossico e pericoloso, si tratta di veleno sparso nell’ambiente a largo spettro, tanto per essere chiari, che ha risultati, in realtà, molto contenuti in quanto, ce lo dice la scienza, fa sviluppare zanzare sempre più resistente. Anche se può sembrare scomodo da sostenere, la verità è che l’ambiente non può attendere e il rispetto di quanto a ragion veduta stabilisce il Piano Nazionale è il modo corretto di agire a difesa dell’ambiente nel quale tutti noi viviamo».