L’elezione alla Camera, a sorpresa, di Caterina Cerroni ha per certi versi reso meno amara la sconfitta del Pd e della coalizione di centrosinistra che ha ‘agguantato’ il quarto e ultimo seggio disponibile al fotofinish. Ma pur sempre di sconfitta si è trattato, soprattutto a Campobasso e nei comuni dell’hinterland. Il capoluogo, storicamente orientato a sinistra (escludendo gli ultimi anni in cui si è imposto il Movimento 5 Stelle con l’attuale amministrazione Gravina), ha infatti schierato ben tre candidati alle Politiche. Rossella Gianfagna e Alessandra Salvatore, rispettivamente agli uninominali di Senato e Camera, e Giuseppe Cecere al proporzionale di Palazzo Madama. I tre candidati campobassani non sono però riusciti a spostare l’ago della bilancia e i competitor del centrodestra, ‘paracadutati da Roma’ come in molti hanno sottolineato durante la campagna elettorale, hanno avuto la meglio. Claudio Lotito si è imposto con 7.718 preferenze, pari al 34.4%, di poco sotto Rossella Gianfagna con il 32,6% (7.322 voti). Terzo il candidato dei 5 Stelle Ottavio Balducci con 5.260 voti pari al 23,4%, mentre Azione- Italia Viva raccoglie 1.180 preferenza con il candidato Giammaria Ciarla. Stesso trend alla Camera, ma con un divario ancora più ampio tra centrodestra e centrosinistra: Lorenzo Cesa è stato infatti eletto con 7.725 voti (34,7%), mentre Alessandra Salvatore ha ottenuto 6.662 preferenze fermandosi al 29.9%. 5.622 voti al pentastellato Riccardo Di Palma, pari al 25,2% mentre Donato D’Ambrosio, nelle file di Azione- Italia Viva ha ottenuto 1.137 preferenze (5,1%). Analizzando i voti dei singoli partiti, il Movimento 5 Stelle è risultato il primo partito sia alla Camera che al Senato (26,4% e 24,8%) mentre il Pd ‘viaggia’ tra il 21% e il 22,4%, Fratelli d’Italia tra il 18,4% e il 20,1%. Ma la coalizione di centrodestra ha surclassato gli avversari arrivando al 35%.
Il centrodestra si è imposto pure nei comuni dell’hinterland. A Ferrazzano, dove l’amministrazione è guidata da Antonio Cerio, uomo del Pd da sempre vicino a Micaela Fanelli, Lotito ha raggiunto il 33,5% delle preferenze , di poco sopra Gianfagna ferma al 32,9%. Terzo il candidato pentastellato. Alla Camera Cesa fa meglio con il 34,2% mentre Salvatore raccoglie il 27,8% dei voti. Un gradino più giù i 5 Stelle.
Anche a Ripalimosani stesso copione. Il sindaco dem Marco Giampaolo non ha ‘trainato’ il centrosinistra. Lotito al 37,7% e Cesa al 37,2%, mentre Gianfagna e salvatore si fermano rispettivamente al 29,7% e al 28,7%. Seguono i candidati pentastellati al 22%.
Singolare il caso di Vinchiaturo dove neppure la candidatura al Senato (collegio proporzionale) del sindaco Luigi Valente nella squadra di Azione e Italia Viva ha scalfito il centrodestra. Qui il candidato sull’uninominale di Palazzo Madama ha sì fatto ‘guadagnare’ la percentuale più alta in Molise al partito di Renzi e Calenda ( 25%) ma non è riuscito ad avere la meglio su Lotito che ha invece raggiunto il 35,3%. Alla Camera Azione-Italia Viva è risultata addirittura quarta (12%) mentre Cesa si è imposto con il 41,2%.
Il sindaco Valente ha comunque commentato positivamente la ‘prova’ di Azione: «Oltre 6 mila voti nel collegio del Molise per il Terzo Polo con una percentuale che sfiora il 5% è certamente un ottimo punto di partenza per un progetto politico creato da poco più di un mese e per un partito, Azione, che è nato da soli due anni.
Sono particolarmente soddisfatto per un obiettivo che non era affatto semplice ottenere visti i risvolti politici nazionali; un risultato ottenuto con il grandissimo lavoro dei candidati di Azione e Italia Viva, oltre che con l’aiuto di tanti amici e simpatizzanti.
Poi sono davvero molto contento del fatto che a Vinchiaturo, nel paese che amministro, Azione-Italia Viva con il 25% e 360 voti è stato il partito più votato al Senato. Desidero ringraziare anche tutte le persone che hanno voluto darmi fiducia, riconoscendomi un risultato personale oltre che quello del partito; tutto questo mi rende orgoglioso del lavoro fatto e mi fa ben sperare per il futuro.
Mi congratulo con i neo eletti al Parlamento a cui auguro buon lavoro chiedendo di impegnarsi concretamente per il nostro Molise».
Non c’è stata poi partita a Campodipietra e San Giuliano del Sannio, amministrazioni di centrodestra guidate da Peppe Notartomaso e De Matteis. A Campodipietra Lotito e Cesa hanno sfiorato il 50%, mentre a San Giuliano del Sannio le percentuali vanno dal 41,7% al 43%.
Insomma, il centrodestra ha fatto man bassa anche a Campobasso e nell’hinterland preparando il terreno per le elezioni regionali. In primavera lo scenario potrebbe cambiare. I risultati di domenica impongono una seria riflessione sul sistema delle alleanze tra Pd e 5 Stelle che, se avessero corso nella stessa coalizione, avrebbero raggiunto circa il 50% in Molise.