Su iniziativa del ministero della Difesa e in collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato, è partito lo scorso 6 ottobre il “Treno della Memoria” quale prosecuzione del viaggio del convoglio speciale che nel 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Il Treno percorrerà un itinerario lungo 5mila chilometri, sostando in 17 stazioni, per concludere il suo viaggio nella Capitale il 4 novembre in occasione del giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate.
Lunedì 17 ottobre il convoglio farà tappa alla stazione centrale di Campobasso e sarà visitabile da parte della cittadinanza dalle ore 09:00 alle ore 18:00. Alla cerimonia di accoglienza del treno prenderanno parte le più alte autorità civili, militari e religiose della regione, oltre a rappresentanze degli istituti scolastici e delle Scuole Allievi Carabinieri e Allievi Agenti di Polizia di Stato di Campobasso.
Il treno storico allestito dalla Fondazione FS Italiane e dal Reggimento Genio Ferrovieri è composto, oltre che dalla locomotiva e dalle carrozze storiche di servizio, da una fedele riproduzione del carro K12 allestito nel 1921 ove, su affusto di cannone, era posta la salma del Milite Ignoto, tre carrozze “Centoporte” e un carro “Carnera”, visitabili dalla popolazione in un percorso dedicato a mostra tradizionale e immersiva. Il Treno del Milite Ignoto nel 1921 unì tutto il Paese nel suo transito. Una locomotiva a vapore Gr. 740, un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e una locomotiva Diesel: sono questi i materiali del treno storico allestito da Fondazione FS Italiane e dal Reggimento Genio Ferrovieri che ripercorrerà le più importanti tappe compiute dal convoglio di un secolo fa.
Oggi come allora il viaggio del treno unisce idealmente tutta l’Italia e tutti gli Italiani, coinvolgendo le diverse generazioni non per celebrare il mito della guerra ma per ricordare il sacrificio di chi è caduto, di chi ha donato la propria vita per il Paese e di chi, anche oggi, è impegnato nelle missioni in Italia e in tante parti del mondo.

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