Superata la soglia del 50% , ma l’obiettivo finale è il 70% nonostante la legge imponga una percentuale più bassa. Campobasso sta finalmente uscendo dalla palude in cui è rimasta impantanata per troppi anni sul fronte della raccolta differenziata. I risultati più che positivi si devono, oltre alla collaborazione dei cittadini, che hanno superato le prime iniziali difficoltà, soprattutto al metodo porta a porta, quello più ‘spinto’ con i cinque mastelli familiari. Lo ha ribadito ieri mattina l’assessore all’Ambiente Simone Cretella che ha indetto una conferenza stampa, insieme ai rappresentanti della Sea e alla presidente della Commissione Ambiente, Evelina D’Alessandro, per snocciolare i numeri del servizio e annunciare il prossimo step, ovvero l’avvio della raccolta dal 25 ottobre nell’area che circonda il centro murattiano.
Questi i numeri: l’estensione del metodo di raccolta porta a porta anche a Vazzieri ha fatto registrare nel mese di agosto e settembre risultati incoraggianti: la percentuale di raccolta supera per la prima volta quota cinquanta percento 50%, attestandosi al 53,2% nel mese di settembre.
Inoltre, significativi sono i dati relativi alla quantità totale dei rifiuti prodotti e raccolti in città da gennaio 2022 a settembre (per un totale di 9 mesi), che registrano un calo netto di oltre 500 tonnellate rispetto al 2021. Diminuisce notevolmente anche la produzione di secco residuo (rifiuti indifferenziati) con 922 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno, una proiezione che dovrebbe attestarsi tale fino alla fine dell’anno.
Le ottime performance registrano anche un generale aumento dei rifiuti differenziati e avviati a riciclo, con un incremento importante di 136 tonnellate dei rifiuti organici raccolti fino al mese di settembre.
«Siamo molto soddisfatti perché la nostra città, con l’avanzamento del progetto di estensione della raccolta differenziata – ha detto Cretella – ha finalmente fatto un fondamentale passo in avanti di civiltà e il completamento del sistema di raccolta differenziata permetterà a breve a tutti i cittadini di poter differenziare correttamente i propri rifiuti. Con l’avvio del porta a porta Campobasso non è più in fondo alla classifica nazionale, dal 2019 (quando la percentuale era intorno al 26%, ndr) ad oggi abbiamo doppiati i dati e le percentuali in costante crescita ci dicono che possiamo migliorare ulteriormente. È un’opera corale dove tutti stiamo facendo la nostra parte per rendere Campobasso una comunità attenta e finalmente virtuosa».
«Questi risultati attestano che siamo sulla strada giusta e offrono a noi azienda operativa e ai cittadini, utenti finali, la motivazione necessaria per proseguire il percorso intrapreso. – commenta l’Amministratore unico della Sea, Stefania Tomaro – La diminuzione della quantità totale dei rifiuti, la riduzione del secco residuo portato in discarica e l’incremento della percentuale di raccolta differenziata sono risultati che incidono positivamente sulla qualità ambientale della città e attestano la qualità del lavoro svolto, in particolare dei cittadini che, molto probabilmente, attendevano da tempo un conforto numerico rispetto alle azioni svolte».
Dal 25 ottobre, dunque, il penultimo tassello per completare il puzzle. Il servizio partirà nell’area che l’amministrazione ha definito ‘prossima murattiana’, come ad esempio via Garibaldi, via Genova, via Monforte. Poi sarà la volta del centro dove, come più volte annunciato, non ci sarà il porta a porta ma saranno installate le eco stazioni per una questione sia di decoro urbano che logistica. Una volta completato il servizio in tutta la città si procederà a migliorare il sistema dove è già attivo: nei quartieri dove sono ancora presenti i mastelli condominiali si passerà a quelli familiari, e pure nel centro storico, dove è partita una nuova mappatura, il servizio sarà modificato.
Anche in questa fase, con la progressiva dismissione dei vecchi cassonetti, non mancheranno i controlli. L’amministrazione promette il pugno duro contro la cosiddetta migrazione dei rifiuti e, proprio in quest’ottica, la commissione sta per istituire gli ispettori ambientali, figure che potranno sanzionare i furbetti.
md

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