Il Fred Bongusto che a 84 anni se n’è andato in un letto della sua abitazione romana, sono tre anni che non c’è più. Dopo la statua poggiata sulla scalinata di San Leonardo, nel centro storico, dove il cantante e compositore nacque e visse gli anni più lieti della sua giovinezza, è arrivato il prezioso libro di Giuseppe Tabasso, dal titolo “Il crooner che fece sognare l’Italia”.
In punta di verità, l’adorabile Fred, mentre si dibatteva con una lunghissima malattia che lo obbligava a curarsi con dosi marziali di medicinali, era stato gratificato da tre memorabili serate al Savoia, organizzate da Talenti e artisti molisani e da Antonello Carrozza. In altrettanti spettacoli che hanno lasciato il segno.
Ma non finisce qui. I New Harlem che costumano ottima musica da una trentina di anni, in silenzio si sono messi al lavoro e hanno confezionato un CD, intitolato “I remember Fred Bongusto”, sotto l’egida di Molise Live, attraverso un viaggio di 14 tappe, tra le più belle canzoni del nostro concittadino, nato e vissuto sino alla maggiore età (21 anni) dei suoi tempi, in via Marconi, al 124. Si apre con Frida e si chiude con Tre settimane da raccontare. In mezzo tanta amabile musica. Compresa una colonna sonora di un film di rango, con Mastroianni. Senza dimenticare Doce doce, il pezzo che gli aprì la strada della notorietà. Oltre, beninteso, a Una rotonda sul mare, il suo biglietto da visita.
I New Harlem non sono nuovi a ridare luce ai brani di artisti di vaglia. Basti ricordare come sono stati apprezzati nel glorificare il grande Renato Carosone. E a fare altrettanto con Eldo Di Lazzaro. Restano impresse nella memoria del cronista, inoltre, le fortunate tournèe in Svizzera, Belgio, Canada e Argentina.
Giova ricordare che il complesso campobassano, nel 2019, già aveva omaggiato Bongusto, con un concerto monotematico, patrocinato dal Comune capoluogo.
Il gruppo ha già fissato in agenda la data del 5 gennaio del 2023, per una serata al Savoia, in cui eseguirà le 14 canzoni racchiuse nel nuovo CD.
C’è da ricordare gli orchestrali che l’hanno realizzato. Ovvero: Pierluigi Armagno (pianoforte e tastiere), Vito Battista (voce), Franco Iacobucci (basso elettrico e contrabbasso), Giovanni Spina (percussioni), Nicola Spina (batteria e percussioni).
La presentazione è fissata per stasera, alle 18, al Circolo Sannitico.
Gennaro Ventresca