L’aumento dei costi di luce e gas sta mettendo in ginocchio famiglie, imprese ma anche e soprattutto gli enti locali. I Comuni da mesi stanno lanciando un grido d’allarme, basti pensare alle spese per i plessi scolastici. Per compensare i sovrapprezzi degli ultimi mesi occorrerà almeno un miliardo e mezzo in più del 2021. E poi i costi per la pubblica illuminazione dove Palazzo San Giorgio sta già intervenendo, sia eliminando gli impianti ‘superflui’, come quello della facciata del Municipio, sia grazie al project financing per il servizio di gestione, manutenzione, efficientamento energetico e riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione con la predisposizione degli stessi ai servizi di “Smart cities”. Un progetto da 12 milioni di euro affidato alla dalla ditta Elettrovit srl – Co.ge.ma. Engineering srl,aggiudicatrice del bando. In questi giorni gli operai sono al lavoro per completare la sostituzione dei vecchi impianti con nuovi sistemi a led. Il progetto infatti prevede uno serie di interventi, uno fra tutti l’ammodernamento tecnologico delle sorgenti luminose (risparmio energetico e prevenzione dell’inquinamento luminoso), derivante dall’installazione di corpi illuminanti equipaggiati con sorgenti luminose a Led di ultima generazione, in sostituzione delle lampade a scarica esistenti. E ancora, l’ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica, il telecontrollo degli impianti di illuminazione pubblica.
«Sarà dunque effettuata la sostituzione di 8.514 corpi illuminanti di varie potenze – si legge nella relazione- equipaggiati con lampade a scarica e led. Tali interventi consentiranno di:garantire la sicurezza delle persone e delle apparecchiature dai pericoli elettrici; migliorare la funzionalità e l’affidabilità dell’impianto di alimentazione elettrica; adeguare le prestazioni illuminotecniche dell’impianto; migliorare il comportamento energetico dell’impianto diminuendo i consumi di energia elettrica; munire le zone del centro di un impianto di illuminazione con elevate caratteristiche estetiche e funzionali. Si è scelto di impiegare dei Led di ultima generazione (con efficienza luminoso di 166 lumen/watt, rispetto ai 130 lumen/watt previsti in sede di progetto di fattibilità), per la loro superiore resa luminosa e il maggior risparmio energetico che si può ottenere con essi. Come noto, il dispositivo Led sfrutta le proprietà ottiche di alcuni materiali semiconduttori per produrre fotoni a partire dalla ricombinazione di coppie elettrone-lacuna. Gli elettroni e le lacune vengono iniettati in una zona di ricombinazione attraverso due regioni del diodo drogate con impurità di tipo diverso, e cioè di tipo n per gli elettroni e p per le lacune. Il colore della radiazione emessa è definito dalla distanza in energia tra i livelli energetici di elettroni e lacune e corrisponde tipicamente al valore della banda proibita del semiconduttore in questione. Concludendo, i vantaggi dei Led dal punto di vista illuminotecnico sono: durata di funzionamento (per i Led ad alta emissione la durata varia da 60.000 a 100.000 ore), pressoché assenza di costi di manutenzione, elevato rendimento (se paragonato a lampade ad incandescenza e alogene),luce pulita perché priva di componenti IR e Uv, facilità di realizzazione di ottiche efficienti in plastica, flessibilità di installazione del punto luce, colori saturi, possibilità di un forte effetto spot (sorgente quasi puntiforme), funzionamento in sicurezza perché a bassissima tensione (normalmente trai 12 e i 24 Vdc), accensione a freddo (fino a -40 °C) senza problemi, insensibilità a umidità e vibrazioni, assenza di mercurio, durata non influenzata dal numero di accensioni/spegnimenti.
Un secondo contributo che concorrerà a determinare “economie energetiche”, deriverà dalla ottimizzazione dei contratti di fornitura, stante la diminuzione di potenza prevista allo stato di progetto. Gli interventi di riqualificazione iniziale da effettuare sugli impianti di pubblica illuminazione comunali, garantiranno un risparmio energetico del 57,48% rispetto ai consumi attuali degli impianti, pari a 782,91 Tep annui, che sarà impiegato dal concessionario per ripagare gli interventi iniziali previsti nel progetto esecutivo».

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