Altro che concertone. Altro che nome di spicco. Manca un mese, anzi meno di un mese all’appuntamento più atteso dai campobassani: il Corpus Domini. Un evento che dasecoli riesce ad attirare in città migliaia di persone affascinate da quelle meravigliose macchine volanti progettate dal Di Zinno che per un giorno uniscono il cielo alla terra. La sfilata dei Misteri resta dunque il nucleo centrale di una festa che però dura quasi una settimana durante la quale si susseguono una serie di eventi e di manifestazioni. E quest’anno? A che punto sono i preparativi? In Comune non c’è il solito fermento, quello che ha contraddistinto, come in passato, le lunghe fasi organizzative. A bloccare, o perlomeno a frenare, le operazioni sono state le estenuanti trattative per arrivare alla composizione della nuova giunta. Che c’entra la squadra di governo con il Corpus Domini? Beh c’entra, perché si tratta di una questione strettamente legata alle competenze. Partiamo subito col dire che fino ad ora la delega alla cultura Di?Bartolomeo se l’è tenuta per sé. Oggi pero dopo la ‘chiamata alle armi’ di tre nuovi assessori c’è la possibilità che il sindaco possa assegnare la delega di cui fino ad ora si è sempre occupato, su richiesta dello stesso pirmo cittadino, Stefano Ramundo (si era fatto anche il suo nome tra i papabili ad entrare in giunta). Ma visto il periodo di sabbie mobili in cui è finita l’amministrazione di Palazzo San Giorgio e in attesa delle decisioni sulla nuova squadra di governo il giovane consigliere, che ha firmato le tre precedenti edizioni del Corpus Domini, ha preferito lavorare firmare alcun contratto perché è chiaro che se la delega alla Cultura dovesse essere assegnata, l’assessore chiaramente vorrebbe anche poter decidere cosa fare per il giorno più atteso dell’anno. Ma non è solo una questione di tempo e di competenze, a quanto pare ancora una volta il nocciolo del ragionamento gira tutto attorno alle disponibilità economiche o per meglio dire alla mancanza di disponibilità. Non essendo stato ancora approvato il bilancio si deve ragionare in dodicesimi che tradotto in parole semplici significa spendere tra i 10 e i 20mila euro. Davvero troppo pochi per una manifestazione che negli anni scorsi ha avuto eco da Venafro a Termoli. E come se non bastasse c’è anche un altro piccolo ostacolo da superare: quest’anno il Corpus Domini cade il giorno della festa della Repubblica il che significa che ci sarà qualche problema in più (rispetto anche a quelli che c’erano l’anno scorso) riguardo all’utilizzo di Piazza Prefettura. Insomma una corsa contro il tempo, contro gli ostacoli economici e soprattutto contro una città un po’ stanca di sentirsi ripetere sempre le stesse parole.