La città di Campobasso è pronta a trascorrere un nuovo anno in compagnia dei suoi amati Misteri. È stato presentato ieri mattina, nella sala degli Ingegni del museo di via Trento intitolata a “Cosmo Teberino”, l’atteso calendario 2023 dell’associazione Misteri e tradizioni, giunto quest’anno alla 26esima edizione.
Nato nel 1997, il calendario dei Misteri ha acquisito nel tempo un valore aggiunto divenendo per molti un vero e proprio oggetto da collezione nonché un documento storico ed artistico di una delle tradizioni più amate dai cittadini, oggi conosciuta anche al di fuori dei confini regionali e nazionali.
Il titolo scelto quest’anno non è lasciato al caso: “la sfilata riuscita”, infatti, lascia spazio ad una duplice interpretazione. La prima intesa come il grande ritorno della sfilata dopo gli anni bui della pandemia; la seconda riguardante, invece, l’immenso successo che la manifestazione, dopo lo stop forzato a causa dell’emergenza Covid, ha ottenuto in termini di partecipazione e presenze.
Il calendario, prodotto in 4.000 copie acquistabili presso il museo con un contributo di 4 euro o scaricabile dal sito, racchiude gli scatti a firma di Roberto de Rensis, che ha ritratto i 13 Misteri e i membri dell’associazione e quelli di Carmine Brasiliano e Luca Discenza che hanno realizzato, rispettivamente, la fotografia in copertina e le immagini presenti nella seconda e ultima di copertina.
Ogni Ingegno è posto in risalto attraverso i colori su uno sfondo bianco e nero in modo da sovrastare, appunto, il ‘grigiore’ che ha caratterizzato le nostre vite negli ultimi anni.
Ad illustrare i dettagli del calendario Franco De Santis e Vittorio Carozza, membri della grande famiglia dell’associazione. Presente anche il primo cittadino, Roberto Gravina, che ha voluto sottolineare come il successo dell’iniziativa rappresenti un traguardo condiviso dall’intera comunità. «Riportare la sfilata per le strade della città dopo un periodo difficile come quello caratterizzato dalla pandemia è stato sicuramente emozionante. La ripartenza della manifestazione, infatti, non era affatto scontata. A renderla possibile è stato soprattutto l’impegno e lo sforzo portato avanti dall’associazione, dai portatori e da tutta la macchina organizzativa della sfilata. Ciò ha reso l’edizione 2022 ancora più sentita».
Nel corso della recente intervista rilasciata ai microfoni del programma “Paese che vai”, il sindaco ha inoltre raccontato di aver posto l’accento sulle meraviglie legate alla tradizione cittadina che, ha aggiunto, «attraverso il progetto di digitalizzazione della guida che abbiamo intenzione di realizzare raggiungerà un pubblico ancora più ampio sia a livello nazionale sia internazionale».
Ad intervenire, poi, i veri protagonisti della sfilata: Natale Iannaccone, tra i più longevi portatori degli Ingegni, Maurizio Di Nonno, storico caposquadra, Gastone Di Soccio, in rappresentanza dei “vestitori” dei personaggi, la piccola Elena Sofia Rossi, protagonista dell’Immacolata concezione, Martina Timperio, “tunzella” in carica e, ovviamente, il personaggio più iconico della sfilata, il “diavolo” interpretato da Italo Stivaletti.
A rendere ancor più commovente la ‘reunion’ dei protagonisti, l’intervento di ‘Abramo’, alias Antonio Santella che, alla veneranda età di 80 anni, ha deciso di svestire i panni dello storico personaggio. Ad Antonio, simbolo di resilienza e di amore per la tradizione, il presidente Liberato Teberino ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento: «Sei un pilastro per la nostra associazione. Quando è stata fondata tu c’eri. Sei stato, sei e sarai la nostra guida e il nostro faro. Ti promettiamo che faremo sempre del nostro meglio per portare avanti questa tradizione».
Ad intervenire anche Croma, ovvero Claudia Romagnoli, nota artista campobassana – figlia del compianto caricaturista e professore Piero Romagnoli – che ha realizzato lo scorso anno il caratteristico murale che campeggia nell’atrio del museo e Paolo Pettinicchi, figlio del celebre artista molisano.
Al termine di ogni intervento i protagonisti sono stati chiamati a scegliere e ad assegnare un significato ad uno dei colori del cubo di Rubik, un’idea di Franco De Santis per accostare ai colori messi in risalto in ogni pagina del calendario le proprie emozioni.
Ad allietare l’incontro le tradizionali maitunate di Nicola Mastropaolo accompagnato dall’inseparabile amico Antonio Mandato.
Infine il rinnovato appello a sostenere la casa degli Ingegni nell’ambito del censimento dei “luoghi del cuore” Fai. C’è tempo, infatti, fino al 15 dicembre per decretare la vittoria del museo, attualmente primo in classifica.
Tra i prossimi appuntamenti in programma anche la mostra dei presepi di Giovanni Teberino dal titolo “Quanno nascette Ninno” che aprirà i battenti sabato 17 dicembre alle ore 17.00 e resterà aperta fino a giovedì 6 gennaio 2023.
Per ulteriori info www.misterietradizioni.com
sl