Era uno degli obiettivi in cima alla lista del programma elettorale, nonché cavallo di battaglia durante gli anni dell’opposizione. Per la squadra Gravina il nuovo bando del trasporto pubblico rappresenta una priorità per la città Campobasso, che da decenni, concede il servizio attraverso proroghe continue ad una società che ne ha di fatto assunto il monopolio. In attesa che si sbrogli la matassa del bando regionale (una battagli tra Via Genova, aziende e sindacati che è finita davanti al Tar, ndr), la giunta Gravina ha predisposto gli atti di gara per l’affidamento del servizio di trasporto urbano e aggiornato anche il piano tariffario che subirà degli aumenti. Una revisione basata sia sulle tariffe stabilite dalla Regione sia su una analisi comparata delle tariffe vigenti nelle altre città del Molise e in altre città italiane di caratteristiche simili, ma anche e soprattutto nel tentativo (graduale) di consentire il conseguimento degli obiettivi di copertura dei costi con i ricavi da traffico.
«L’attuale servizio di TPL urbano di Campobasso – si legge infatti nel documento approvato – è caratterizzato da un livello molto basso di copertura dei costi con introiti da traffico» Il comune punta dunque ad un incremento dei passeggeri trasportati, fondamentale per garantire la sostenibilità economica del settore, ma pure a combattere l’evasione tariffaria, ovvero chi utilizza i bus cittadini senza acquistare il biglietto.
In previsione della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di Trasporto è stata redatta anche la relazione di affidamento che tra l’altro, individua anche la forma di affidamento più idonea a perseguire l’obiettivo di una selezione trasparente ed efficace del gestore del servizio: il Comune di Campobasso ha scelto una procedura di gara ad evidenza pubblica, prevedendo la modalità di scelta del contraente mediante procedura aperta.
Per quanto riguarda le modalità di compensazione, oltre ai ricavi da tariffazione, le fonti di finanziamento sono le risorse trasferite dalla Regione Molise per i servizi minimi (prevedendo un ammontare chilometrico massimo pari a 1.088.000 km/anno)e le risorse a carico del bilancio del Comune di Campobasso, se necessarie per garantire l’equilibrio economico.
Un chilometraggio che risulta sufficiente anche alla luce dell’approvazione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che individua in 933.963,29 bus*km annui la nuova rete di Tpl urbano.
La riorganizzazione dei servizi da parte del Comune distingue una rete di primo livello, costituita da linee di sviluppo circolare caratterizzate da corse con frequenze costanti, maggiori nelle ore di punta; una rete di secondo livello, che si compone di percorsi, anche in estensione della rete di primo livello, in grado di fornire una maggiore copertura territoriale nelle fasce orarie in cui gli spostamenti sono per lo più di tipo sistematico (scuola, lavoro); una rete di terzo livello, costituita da quei percorsi a servizio delle aree a domanda debole e/o rurali per l’adduzione ai servizi essenziali ed ai nodi di scambio.
Inoltre si punta a coprire sia l’area centrale sia le aree periferiche della città e prevedere una corsa ogni 15 minuti’ lungo le linee portanti nelle fasce orarie di punta.
La previsione della riorganizzazione dei servizi, sulla base del Piano di bacino del Trasporto pubblico urbano, è rivolta a rendere più competitivo il sistema del trasporto collettivo, soprattutto grazie al contributo della rete di primo livello costituita da linee di sviluppo circolare caratterizzate da corse con frequenze costanti e
maggiori nelle ore di punta, si pone come obiettivo primario quello dell’incremento dei passeggeri trasportati e, di conseguenza, un significativo recupero di quote di mercato (attualmente non soddisfacente) a scapito dei mezzi privati, in linea con gli obiettivi generali del PUMS. Il recupero di domanda soddisfatta dal TPL è inoltre fondamentale per garantire la sostenibilità economica del settore.
Questo dunque, il nuovo piano tariffario che entrerà in vigore con il nuovo contratto di servizio: 30 euro per l’abbonamento mensile valevole su tutte le linee, che scende a 16 su una sola linea. Per l’abbonamento ‘lavoratori’ su una sola linea il costo è di 10 euro, su due linee sale a 16. Per gli studenti l’abbonamento scende a 8 euro. Per un biglietto su una sola corsa si passa dagli attuali 60 centesimi ad 1 euro, mentre per il biglietto orario valevole su tutte la rete per 120 minuti dalla prima timbratura il costo 1,50 euro (con l’aumento di 30 centesimi. Infine il carnet composto da 11 biglietti di corsa semplice passa da 6 euro a 10 euro.

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