La scuola ponte nella’area fieristica di Selvapiana verrà realizzata perché è l’unica soluzione praticabile in vista dei numerosi interventi sul patrimonio edilizio scolastico cittadino. Dunque, per evitare i doppi turni e restituire ai campobassani scuole finalmente sicure, gli alunni degli edifici interessati saranno ospitati a rotazione, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, nel nuovo edificio. Questo il ‘verdetto principale scaturito dal consiglio monotematico di ieri, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza con come primo firmatario il consigliere della Lega, Alberto Tramontano.
Hanno partecipato al dibattito consiliare, con dei loro interventi, anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo D’Ovidio, dottoressa Massaro, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Montini, dottoressa Antonelli, la docente della D’Ovidio, Maria Leccese, e il rappresentante dell’Associazione Scuola di Mascione, Massimo Libertone. Nel corso dei lavori sono stati elencati tutti gli interventi in programma.
L’Amministrazione comunale ha infatti presentato ed ottenuto diverse richieste di contributi per questa tipologia di interventi, attenendosi alle direttive nazionali dettate proprio dal bisogno di procedere ad un riammodernamento generale e soprattutto alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, obiettivo principale delle risorse destinate dal Pnrr all’edilizia scolastica, basti pensare alle imponenti risorse investite per la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici per l’offerta educativa.
«Sono diversi gli interventi sul patrimonio scolastico cittadino che l’Amministrazione sta avviando, come quello di demolizione e ricostruzione del polo scolastico Montini che partirà a breve. – ha spiegato l’assessore ai lavori Pubblici, Giuseppe Amorosa – L’intervento, in questo caso, è relativo alla realizzazione del nuovo edificio scolastico destinato ad accogliere le classi della scuola media, primaria e dell’infanzia, ed è riferito a tutti gli immobili facenti parte dell’unità didattica Montini: Auditorium, Palestra, Uffici Amministrativi e plesso scolastico. Il progetto prevede l’esecuzione di tre manufatti edilizi. Ci sono poi gli altri interventi previsti come la demolizione e ricostruzione della scuola materna Nicola Scarano, localizzata tra via Crispi e via Berlinguer; la demolizione e ricostruzione edificio scolastico adibito a scuola dell’infanzia di via Tiberio; la parziale demolizione e ricostruzione della Scuola Don Milani; il miglioramento sismico della Scuola dell’infanzia di via Jezza. La Scuola primaria innovativa di via Crispi, dovrà essere ricostruita dall’INAIL. – ha precisato Amorosa – La stessa è ubicata tra Via Crispi e via IV Novembre, dove attualmente si trovano quattro fabbricati, a diverse quote, che a breve devono essere interamente demoliti a cura e spese dell’Amministrazione Comunale e l’area da trasferire all’INAIL. Ci sarà poi l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola D’Ovidio in Piazza della Repubblica. L’intervento nell’area posta tra piazza della Repubblica, via Zara e via Gorizia, dove ha sede il plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo “Francesco D’Ovidio”, consiste nell’eseguire i lavori di riqualificazione dell’intero comparto edilizio, attraverso la demolizione e ricostruzione della scuola, realizzando contestualmente un parcheggio multipiano».
L’adeguamento della struttura fieristica di Selvapiana a scuola materna, primaria e secondaria di primo grado avverrà proprio in funzione della demolizione e ricostruzione delle scuole di Via Tiberio, Via Jezza, Via De Gasperi, Via Crispi, Piazza della Repubblica, per poter così ospitare temporaneamente, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, la popolazione scolastica e consentire l’esecuzione dei lavori nei diversi plessi.
«Abbiamo dedicato, soprattutto in questo ultimo periodo, particolare interesse alla situazione creatasi per i ritardi sulla demolizione e ricostruzione della scuola di Mascione, costruzione iniziata da tempo e ferma per una serie di difficoltà sopraggiunte. – ha detto l’assessore all’Istruzione, Luca Praitano – Abbiamo avuto già nella Commissione Lavori Pubblici sedute continue dedicate al tema, alla presenza anche dei rappresentanti dell’Associazione, dove abbiamo sviscerato tutte le componenti del problema apertamente. Di recente si è giunti ad una prima soluzione. Infatti, il Direttore dei Lavori ha analizzato la proposta dell’impresa modificando alcuni prezzi e sostituendo alcuni materiali ed ha redatto ed inviato una perizia di variante al consorzio. Allo stato attuale si è in attesa di una determinazione in proposito e ci si augura i che la proposta che contempla il completamento della scuola sia positiva e rapida, tutto questo, lo ribadiamo, è fatto nell’interesse collettivo di evitare contenziosi che prolungherebbero i lavori nel tempo, come accaduto in passato per tanti casi analoghi».
«L’obiettivo che ci siamo posti come Amministrazione – ha spiegato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – e che dobbiamo attuare per il bene e la sicurezza della nostra comunità è l’attuazione di un percorso di messa in sicurezza del patrimonio edile scolastico della nostra città, che sia il più possibile completo. Sono scelte faticose e sofferte organizzativamente per tutti e che non vengono poste in essere a cuor leggero dall’Amministrazione o senza valutare tutte le criticità inevitabili che vanno affrontate, ma sono anche le uniche capaci di rendere moderno e sicuro il nostro patrimonio edilizio scolastico.
La nostra è una programmazione che per scelta abbraccia tutta l’edilizia scolastica cittadina – ha sottolineato il sindaco – e pur partendo dal presupposto che a nessuno di noi piace creare situazioni problematiche all’intero mondo delle scuole cittadine comunali, è pero necessario che per il bene collettivo la nostra città, una volta tanto, lavori per prevenire gli eventi invece di essere costretta poi a interventi d’urgenza che arrivano a cose fatte. Questa città ha programmato anche per chi verrà dopo di noi, superando il concetto del lavorare in emergenza. Sul patrimonio edilizio pubblico poco si è fatto nel passato e programmare interventi come quelli che si svilupperanno in città e sul patrimonio edilizio in particolare, è una priorità non più differibile.
La scuola ponte – ha poi aggiunto il sindaco – scaturisce dalla concreta necessità di realizzare, dopo un ovvio adeguamento della struttura fieristica di Selva Piana, spazi temporanei idonei per consentire il normale svolgimento delle attività didattiche in attesa della ricostruzione degli edifici scolastici che verranno interessati dai lavori. Tutto ciò, come abbiamo più volte detto, a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Pur comprendendo i giusti timori di chi verrà coinvolto direttamente e indirettamente da questo tipo di soluzioni, sottolineo che come Amministrazione, prima di compiere una scelta del genere, abbiamo valutato tutte le possibili soluzioni, ma allo stato attuale è bene chiarire che non esistono edifici nel centro cittadino che possano ospitare questa mole di popolazione scolastica. Con la scuola ponte, inoltre, garantiamo ai genitori e ai docenti di poter svolgere le attività didattiche regolarmente, evitando i doppi turni, situazione che noi per primi non vogliamo. I tanti interventi messi in campo, – ha detto in conclusione il sindaco – rendono chiaro che si stanno realizzando nel nostro capoluogo istituti scolastici sostenuti da forti investimenti, destinati a generazioni future per una crescita culturale, educativa ed economicamente più robusta, in parallelo con la dimensione europea, partendo dal presupposto della sicurezza».
Il Consiglio comunale, al termine del dibattito che è proseguito anche nel pomeriggio, ha respinto (con 16 a sfavore, 7 a sfavore) l’ordine del giorno, proposto dal Pd, sulla scuola di Mascione, e l’ordine del giorno presentato come primo firmatario dal consigliere della Lega, Alberto Tramontano, che proponeva la sospensione dell’intervento programmato sulla D’Ovidio (17 voti a sfavore e 5 voti a favore) e in subordine la riattivazione della Casa della Scuola di Via Roma (18 voti a sfavore e 5 a favore).