Nelle giornate di sabato 1° aprile e martedì 4 aprile, gli agenti della Squadra Mobile di Campobasso ha dato esecuzione a due misure cautelari personali -emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura nell’ambito di due distinti procedimenti penali — consistenti, in entrambi i casi, nel divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da questa frequentati.
La Procura della Repubblica di Campobasso, ricevute le denunce da parte delle persone offese e delegata la Squadra Mobile del capoluogo per le successive e tempestive indagini, anche alla luce delle disposizioni normative previste in materia, non appena ricevuto l’esito dell’attività di indagine, ha richiesto al gip un’idonea misura cautelare per i due indagati, un uomo e una donna di Campobasso.
Il giudice ha così applicato ai due soggetti ritenuti gravemente indiziati del reato di atti persecutori di cui all’articolo 612 bis del codice penale. Nel primo caso la misura è scattata nei confronti di un uomo che ha perseguitato la ex compagna. Il secondo episodio, invece, vede protagonista una ragazza minorenne a cui la vicina di casa ha reso la vita impossibile. La donna l’ha molestata e minacciata in più occasioni, arrivando anche ad aggredirla. Condotte tali da indurre entrambe le persone offese ad un assoggettamento psicologico che le costringeva a vivere in una condizione di paura. «Tali vicende rappresentano una tipologia delittuosa sempre più frequente negli ultimi anni ed il cui contrasto capillare — tra gli obiettivi di questa Procura – è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati».

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