Gli addetti ai lavori, per scaramanzia, ancora non si informano, ma dalle prime indiscrezioni sembra che la prevendita dei biglietti per lo spettacolo Tabou, in scena domani sera al Teatro Savoia, sta andando bene. Hanno tutti le dita incrociate, in ballo c’è tanta beneficenza da fare. Il ricavato infatti sarà interamente devoluto alle popolazioni di un piccolo villaggio del Nepal (lo stesso cui sono andati le offerte raccolte dai portatori del Mistero di Sant’Isidoro) e ai ragazzini che vivono nell’istituto padre Annibale di Francia di viale Elena che solo con l’aiuto dei campobassani potranno andare qualche giorno al mare. E la città non è rimasta indifferente all’appello accorato lanciato da Giorgio Careccia, protagonista dello spettacolo (l’altra è Francesca Gamba), e dalle consigliere del coordinamento civico L’Ascolto (Adriana Izzi, Marilina Niro e Marialaura Cancellario) che hanno promosso l’iniziativa.
Ma più che un invito, la loro è una sfida: “Vogliamo vedere il teatro pieno – hanno detto durante la conferenza stampa di presentazione – si tratta di un ottimo spettacolo, ben fatto e assolutamente piacevole, e poi c’è il lato, per niente trascurabile, della solidarietà”.
“Nessuno si pentirà di essere venuto a teatro – ha ribadito Giorgio Careccia – un’ora di spettacolo volerà via in un baleno”. È entusiasta l’attore molisano che ha recitato con i grandi del cinema, è entusiasta perché porta in scena il tributo ad un poliedrico artista, Boris Vian, che ha spaziato dal jazz alla drammaturgia passando per la poesia e la letteratura, e incarnando, nella sua brevissima vita, quella corrente filosofica, l’esistenzialismo, che ha unito sentimento a crudeltà, passione a grido di denuncia in una continua ricerca di se stessi. La prevendita: libreria Mondadori (La Scolastica) in via Pietrunto, Juice abbigliamento in via Marconi, Bar Stazione FS in piazza Cuoco. I biglietti possono essere acquistati anche domani sera presso il foyer del Teatro Savoia.
