“Le Province sono salve, ma ora dateci i soldi per governare. Se la Corte Costituzionale non avesse dichiarato l’illegittimità della riforma e del riordino delle Province, previsti nel decreto Salva-Italia, allora il nostro non sarebbe stato più un Paese democratico”. Il presidente della Provincia Rosario De Matteis è soddisfatto della decisione assunta dai giudici della Consulta. “Lo avevamo detto che non era quello il percorso da fare. Era illegittimo. Palazzo Magno non era direttamente interessato dal decreto ma sarebbe stata comunque una vergogna abolire le Province, che spendono meno e danno più servizi. L’ho detto e lo ribadisco perché non aboliamo le Regioni? Ma ora che non esiste più la mannaia, che il governo ci dia gli strumenti per governare, i fondi di cui abbiamo bisogno per poter gestire i vari settori”. E a proposito di competenze De Matteis torna sulle funzioni delegate, quelle che spetterebbero a Palazzo Moffa. “Se la Regione, stiamo aspettando un tavolo ad hoc, non ci darà le risorse indispensabili per gestirle noi restituiremo le varie deleghe. Avanziamo più di 5 milioni. Così non possiamo andare avanti”. Sul pronunciamento della Consulta interviene anche il presidente dell’Uprom Salvatore Colagiovanni: “Finalmente la magistratura ha dato ragione alle nostre dichiarazioni sostenendo che le leggi di riforma vadano attuate con maggioranze qualificate e non con decreti. Non vorrei che questa però sia una vittoria di Pirro, visto che il governo Letta ha deciso di sopprimerle. Pertanto credo che sulla scorta di questa sentenza, che il governo avvii subito un percorso che ci consenta di avere i mezzi per le deleghe e le funzioni che abbiamo, e che ci hanno tolto tagliandoci i fondi, e dall’altro avviare un percorso di riforma serio del titolo V della Costituzione, in quanto lo spreco non sussiste in Provincia ma altrove. Lo dimostrano i dati dell’Upi”.