La magia si rinnova. Le strade del capoluogo tornano ad animarsi con l’antica sfilata dei Misteri.
Ieri mattina, intorno alle 8, la santa messa nell’atrio del museo di via Trento, a cura del vescovo Giancarlo Bregantini, ha dato il via alle celebrazioni legate alla sfilata degli Ingegni del Di Zinno.
Subito dopo la messa, infatti, i protagonisti si sono riuniti per la “vestizione”. Per la prima volta decine di piccoli angeli e diavoli hanno potuto indossare gli abiti della tradizione sotto lo sguardo orgoglioso dei propri genitori.
Faccia nera e selfie di rito per gli ‘amanti’ dei diavoli. Ma niente pece quest’anno per il sindaco. A quanto pare, infatti, l’associazione avrebbe ricevuto disposizioni ben precise a riguardo.
Ingresso da star, invece, quello della nuova tunzella, Alessandra Piscopo, già perfettamente vestita, truccata e calata nella parte, che ha concesso qualche scatto ai presenti prima di salire sul mistero di Sant’Antonio Abate. Buona la prima anche per il nuovo Abramo, Nicolino Benedetto, che va a sostituire lo storico protagonista Antonio Santella, icona ultradecennale del carro.
Come ogni anno l’area intorno al museo di via Trento si è riempita di cittadini, curiosi e fedeli pronti ad immortalare in uno scatto l’uscita degli Ingegni.
Non è mancata la ‘sfilata nella sfilata’, ovvero il via vai di autorità politiche intervenute per osservare da vicino la preparazione dell’evento. Tra questi anche il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, ospite in questi giorni in Molise e il senatore Lotito. Ma anche i candidati alla carica di presidente Francesco Roberti e, come accennato, Roberto Gravina, nonché numerosi consiglieri e assessori comunali e regionali.
Terminate le operazioni di trucco e di vestizione i protagonisti sono saliti sui macchinari. I cancelli del museo si sono aperti intorno alle 9.45, con qualche minuto di anticipo per sfuggire all’incognita maltempo.
E così, al grido di 1,2,3… scannett’ allert’, i portatori hanno sollevato in aria gli Ingegni che, uno dopo l’altro, hanno attraversato i cancelli per dare il via alla processione. La sfilata, sulle note del Mosè di Rossini, ha riecheggiato tra le strade del borgo antico. Doverosa, come da tradizione, la tappa in via Sant’Antonio Abate, di fronte alla casa in cui lo sculture Paolo Saverio Di Zinno «nacque e ideò i geniali Misteri levando al cielo nell’azzurro infinito santi, madonne ed angeli», come cita la stele a lui dedicata.
Qui, dove i vicoli si fanno più stretti, i cittadini hanno potuto sfiorare le mani dei bambini ‘coccolandoli’ con dolciumi e sorrisi.
Ad assistere all’evento tanti turisti che hanno assistito con sguardo sognante all’emozionante processione. Tra i presenti anche la giornalista campobassana e inviata del Tg1 Felicita Pistilli.
La processione, sotto un cielo imprevedibilmente sereno, ha battuto l’intero percorso a ritmo sostenuto fino al consueto stop davanti a Palazzo San Giorgio per ascoltare il messaggio del primo cittadino e ricevere la benedizione del vescovo.
Al termine della cerimonia, sotto le prime gocce di pioggia della mattinata, i Misteri si sono incamminati di nuovo verso il museo di via Trento.
Fortunatamente il meteo ha risparmiato la sfilata fino all’ultimo secondo. Una nuova bomba d’acqua, infatti, si è abbattuta sul capoluogo pochi minuti prima del rientro degli Ingegni.
Non è andata meglio la sera prima. Dopo un’ora di esibizione, infatti, il cantautore romano Alessandro Mannarino si è visto costretto a sospendere il concerto nell’area di Selvapiana a causa della pioggia battente. L’artista, con un videomessaggio sui social, ha ringraziato i fan accorsi al concerto mentre si trovava già in viaggio per la seconda tappa del tour “Corde”.
sl
Foto Gabriella Sciandra