Non potranno più frequentare i locali né sostare nelle zone della movida campobassana. È l’epilogo che è toccato ai due 30enni che la sera di Corpus Domini hanno scatenato la rissa in via Cavour creando scompiglio in città. Il questore di Campobasso Vito Montaruli ha infatti adottato un provvedimento di Divieto di accesso in aree urbane, ex art.13 bis D. L. 14/2017, così come modificato dal D.L. 130/2020, convertito con Legge 173/2020, cosiddetto Dacur (o Daspo Urbano, ndr), nei confronti dei due campobassani, entrambi con precedenti, che lo scorso11 giugno sono stati tratti in arresto da parte di personale della Sezione Volanti della Questura di Campobasso, del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Campobasso e di un equipaggio dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza, impiegati nei servizi disposti dalla Questura in occasione della festività del Corpus Domini. Entrambi, dopo aver preso parte ad un’accesa lite con altri soggetti, si sono resi responsabili dei reati di minaccia, violenza, oltraggio e resistenza nei confronti degli uomini in divisa intervenuti per sedare gli animi. Alla base del provvedimento, sono state ritenute rilevanti le circostanze dei fatti e le condotte tenute dai due uomini, che, in stato di evidente alterazione psico-fisica, si sono resi responsabili dei citati reati nei pressi di un esercizio pubblico ubicato nel centro di Campobasso, particolarmente affollato nella circostanza.
All’esito degli accertamenti svolti dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Campobasso, sulla base del provvedimento, ai due uomini sarà vietato, per la durata di due anni, l’accesso e lo stazionamento nelle immediate vicinanze di alcuni esercizi pubblici ubicati in una delle vie centrali della città, caratterizzata dalla presenza di numerosi locali di pubblico intrattenimento.
Sulla base dei presupposti di legge, il provvedimento di divieto è stato, inoltre, esteso, nella fascia oraria 20.00/08.00, a tutti i pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento presenti sull’intero territorio della provincia, aventi quale oggetto sociale la somministrazione di bevande.
Il Dacur, infatti, si pone nell’ambito degli interventi di potenziamento della sicurezza urbana, finalizzati a rendere più incisive e penetranti le misure di contrasto, contenimento e neutralizzazione del fenomeno della cosiddetta ‘movida violenta’.
Come ulteriore conseguenza dei fatti accaduti lo scorso 11 giugno, è stata disposta anche la chiusura per sei giorni dell’esercizio pubblico interessato dagli eventi. Sulla base del procedimento curato da personale della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, nei confronti del titolare del locale, infatti, il Questore di Campobasso ha adottato specifico provvedimento ai sensi dell’art 100 del Tulps, il quale prevede tra i presupposti per l’applicazione della chiusura di un esercizio pubblico, anche il verificarsi di tumulti o gravi disordini all’interno ovvero nelle pertinenze dello stesso.
Tale provvedimento si inquadra fra i provvedimenti di pubblica sicurezza finalizzati a garantire una tutela anticipata della collettività e ad evitare che si creino le condizioni per delinquere, qualora si verifichino condotte deprecabili o disdicevoli.