Il sindaco di Campobasso Gravina – ancora per qualche giorno, in attesa del suo ingresso a Palazzo D’Aimmo – lo aveva annunciato a marzo scorso, nel corso dell’inaugurazione del secondo sovrappasso: «presto approveremo il progetto esecutivo per il completamento del Terminal, lavori che il capoluogo attende da decenni e che potrebbero partire già a settembre». Promessa mantenuta. Mercoledì la giunta ha dato l’ok al progetto per la riqualificazione e rifunzionalizzazione della stazione bus di via Vico, un intervento pari a 3.650.000 euro finanziato grazie al bando nazionale “Italia City Branding”.
Un obiettivo fondamentale per il capoluogo, uno dei cavalli di battaglia dei 5 stelle in campagna elettorale, che si aggiunge anche alla riqualificazione per parco Sacrafone. Verrà così in restituito alla cittadinanza e al territorio un edificio lasciato a se stesso ormai da molto tempo, insieme ad un percorso ciclo pedonale che dall’area del Terminal conduce alla zona universitaria e agli edifici residenziali dell’area del quartiere di San Giovanni.
Nello specifico la complessa struttura è organizzata con spazi esterni attrezzati e immobili (servizi viaggiatori, uffici, deposito-officina),presente anche un parcheggio pubblico per circa 150 autoveicoli ubicato nell’area a monte del piazzale adiacente via Vico, dove sono anche ubicate le pensiline coperte delle fermate degli autobus per il trasporto urbano.
Allo stato attuale pur essendo le attività di trasporto di fatto operative, la piena funzionalità della struttura è purtroppo fortemente compromessa – soprattutto a danno dei viaggiatori – in quanto l’edificio centrale con gli annessi percorsi canalizzati coperti di raccordo con il parcheggio ed il blocco uffici, non risultano essere fruibili in quanto non utilizzati.
Pertanto, solo alcuni dei servizi essenziali per i viaggiatori quali: il bar, la biglietteria e l’edicola con annessi servizi igienici, vengono assicurati ed espletati in una struttura prefabbricata di modestissime dimensioni, ubicata provvisoriamente sotto la pensilina metallica della banchina principale.
«Considerate le potenzialità a lungo e medio termine del Terminal in riferimento alla sua funzione specifica, al flusso del traffico utenti e dell’indotto, all’ubicazione dell’area su cui ricade rispetto alla città, alla possibilità di pianificare un programma di investimenti per favorire interventi indirizzati allo sviluppo articolato dell’intera struttura – si legge nel progetto esecutivo redatto da una società specializzata – l’obiettivo prioritario del Comune di Campobasso a breve termine, è quello di rendere fruibili ed utilizzare tutti gli spazi a disposizione all’interno dell’area del terminal – al momento non fruibili – al fine di assicurare i servizi essenziali, peraltro indispensabili per un ottimale funzionamento dello stesso, con conseguente beneficio per l’intera collettività».
Ecco dunque come cambierà il terminal di via Vico: «Tra gli obiettivi prioritari vi è la realizzazione di un sistema di trasporto efficiente, integrato, flessibile e sicuro per assicurare servizi logistici e di trasporto funzionali allo sviluppo della città di Campobasso. L’autostazione dovrà rappresentare il polo di riferimento per la mobilità urbana ed extraurbana del capoluogo e dovrà incentivare e promuovere, con politiche di sensibilizzazione ed attrazione, l’impiego più frequente dei mezzi pubblici da parte degli utenti. Il progetto architettonico, strutturale, impiantistico, nonché viabilistico, integrerà i principi di sostenibilità negli aspetti ambientali sociali ed economici, coerentemente con gli obiettivi di riqualificazione dell’area: realizzazione di un Polo Innovativo di servizi e sistemi intermodali; rifunzionalizzazione dell’edificio del Terminal; efficientamento energetico della struttura, con attenzione ai temi di sostenibilità e bioclimatica; gestione centralizzata degli impianti; miglioramento della qualità degli spazi interni; accessibilità e sicurezza; promozione della mobilità lenta.
La struttura esistente pressoché completa in ogni sua parte ad eccezione di alcune attrezzature non installate all’interno del blocco edilizio destinato ai servizi per i viaggiatori, per varie ragioni è utilizzata solo parzialmente da oltre due decenni e quindi risulta essere molto ammalorata. Come già affermato l’obiettivo minimo del presente intervento è quello di riattivare l’autostazione sia in termini funzionali che gestionali, dotandola cioè di tutti i servizi minimi come previsti da progetto originario. Da una analisi dello stato attuale delle strutture e considerato l’obiettivo minimo da conseguire, al fine di assicurare un efficace gestione dell’autostazione, il Comune ritiene necessario porre l’attenzione sulle necessità prioritarie di proporre delle soluzioni in ordine alla distribuzione dei servizi e quindi prevedere una diversa utilizzazione degli spazi della struttura, con la conseguente attivazione di ulteriori iniziative – anche commerciali – finalizzate ad assicurare nuovi servizi all’utenza, razionalizzando ed ottimizzando nel contempo, l’impiego delle risorse impegnate per il funzionamento della struttura. Si è deciso di non andare ad intervenire sul piano interrato, che ad oggi ospita servizi igienici pubblici, demandando la trattazione di tale porzione della struttura a stralci di interventi futuri.
Tra i vari punti focali del progetto di riqualificazione vi sono: studio degli accessi e dell’accessibilità con i relativi collegamenti verticali; demolizione scala mobile; riconfigurazione e delocalizzazione degli ambienti relativi ad uffici e a locali ristoro; spazi inclusivi e servizi igienici accessibili; rimozione e ripristino di tutte le finiture e parti ammalo rate; adeguamento del sistema impiantistico; efficientamento energetico».
Nello specifico, «il blocco uffici, attualmente localizzato nella parte a destra dell’ingresso rispetto al prospetto principale, verrà invertito con il blocco bar/tavola calda. Al piano terra è presente una grande area centrale la cui staticità è spezzata dalla grande scale che collega il piano terra al piano secondo senza alcuna interruzione. Tale area liberata dalla scala mobile, diviene uno spazio che raccoglie molteplici funzioni non solo legate alle attività del Terminal ma anche comunitarie. Gli spazi comuni, fluidi e continui, sono organizzati per ospitare la sala d’aspetto, un’area dedicata alla biglietteria automatica, un’edicola racchiusa in uno spazio confinato da pareti vetrate, e un info point ricavato sotto la grande scala centrale e racchiuso anch’esso con pareti divisorie e due grandi pareti vetrate laterali che seguono l’andamento della scala. È noto che i terminal, come tutti gli altri luoghi dedicati al viaggio, è spazio di aggregazione, dove persone, culture e idee si intersecano e interagiscono. Si supererà così la concezione di luogo di passaggio elevando la funzione dell’edificio a luogo per la comunità. L’ampia hall a più piani intercetta tutti i flussi e le relazioni funzionali del complesso traducendole in un unico discorso spaziale. Principi di permeabilità e percorribilità degli spazi si fondono in totale equilibrio con i requisiti di sicurezza delle persone che ne fruiranno. Tale obiettivo sarà raggiunto mediante l’insieme sinergico di diverse strategie progettuali, un approfondito studio dei percorsi e dei flussi, un’ottimale distribuzione degli ambienti, un’illuminazione adeguata alle diverse funzioni e, soprattutto, un efficiente sistema di videosorveglianza
A tal proposito l’intero complesso sarà sorvegliato e monitorato tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso con telecamere posizionate in tutta l’area interessata; le immagini saranno convogliate presso un locale appositamente individuato denominato COA (centrale operativa dell’autostazione). Il servizio di controllo sarà intensificato nelle fasce orarie di maggiore affluenza al fine di garantire la sicurezza dell’autostazione e di coloro che la utilizzeranno; nelle ore di chiusura notturne del terminal il servizio di vigilanza e sicurezza sarà affidato ad un istituto di vigilanza munito dei requisiti specifici e delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento delle attività di controllo.
Il blocco che precedentemente era adibito a uffici, a destra rispetto all’ingresso principale, connesso solo da una scala a chiocciola centrale e quindi solo accessibile alle persone con ridotta capacità motoria solo a piano terra, ospiterà il bar/tavola calda di cui a piano terra saranno presenti un servizio disabili, un locale adibito a deposito bagagli, un locale tecnico, una cucina per lo sporzionamento e il riscaldamento di cibi per mezzo di piastra elettrica e i servizi dedicati agli addetti. Nella sezione di edificio opposta, invece, collegati dall’ascensore e da una ulteriore scala a chiocciola sarà collocato il blocco uffici/biglietteria e sala d’attesa. Ognuno dei due piani dedicati a questa funzione avrà uno spazio dedicato ai servizi igienici, con annessi bagni disabili, e degli spazi flessibili per le biglietterie e gli uffici degli addetti. Al secondo piano dove saranno predisposti ulteriori servizi igienici, una piccola area commerciale e altre biglietterie automatiche per coloro che arrivano dal centro della città attraverso il passaggio pedonale».

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