L’anticiclone africano continua ad intensificarsi e sull’Italia le temperature sono in ulteriore aumento. Il ministero della Salute ha infatti diramato il consueto bollettino sulle ondate di calore. Campobasso si conferma una delle città più roventi d’Italia: oggi e domani bollino arancione con temperature tra i 33 e i 36 gradi. Già nella giornata di ieri la massa di aria rovente in espansione da Marocco, Algeria e Tunisia verso l’Europa centro-meridionale ha fatto salire di molto la colonnina di mercurio. Oggi, secondo gli esperti di 3bMeteo, sarà un’altra giornata bollente, con le temperature che aumenteranno anche sul versante adriatico, tanto che locali picchi di 40°C si potranno raggiungere fin sul Tavoliere delle Puglie. Farà caldo anche di notte, con temperature minime che non scenderanno sotto i 24/26°C e che lungo i litorali potranno mantenersi anche superiori, dando luogo a fastidiose notti tropicali. Si intensificherà di conseguenza l’afa, soprattutto dopo il tramonto, quando il tasso di umidità sarà in aumento e le temperature ancora elevate, specie nei grandi centri urbani. A Milano le temperature varieranno dai 25°C di minima ai 35°C di massima, a Bologna tra 25 e 38°C, a Genova tra 26 e 30°C, a Firenze tra 23 e 39°C, a Roma tra 25 e 36°C, ad Ancona tra 25 e 36°C, tra 26 e 32°C a Napoli, tra 23 e 40°C a Foggia, a Cagliari tra 22 e 32°C, a Palermo tra 25 e 32°C.
Mercoledì ancora con gran caldo, afa e sabbia dal Sahara. A parte un certo ridimensionamento delle temperature massime al Nordovest, dove comunque continuerà a fare molto caldo, sarà un’altra giornata rovente sull’Italia accompagnata da condizioni afose. La Sardegna guiderà la classifica del caldo con punte anche di 42°C, intorno a 40°C sull’alta Puglia, 38°C sulle zone interne di Romagna e Marche dove soffierà un po’ di Garbino, 34/36°C altrove e minime che difficilmente scenderanno sotto i 24°C. Qualche temporale in sconfinamento dalle Alpi all’alta Val Padana non servirà a mitigare l’aria. Insieme all’aria rovente, dal Sahara verrà trasportata anche la sabbia del deserto, in sospensione ad alta quota che creerà cieli lattigginosi e il sole opaco. Il fenomeno si è notato già da lunedì ma si intensificherà nei giorni successivi fino a culminare nella giornata di mercoledì in Sardegna e sulle regioni centrali, seppur avvertibile nel resto d’Italia.
Per altro, proprio ieri, è stato pubblicato uno studio su Nature Medicine, compiuto dall’Istituto di Barcellona per la salute globale, in collaborazione con l’Istituto nazionale della salute francese, che ha messo nero su bianco gli effetti devastanti del caldo record registrato nel 2022. Secondo il rapporto le temperature della scorsa estate – la più calda mai registrata in Europa, caratterizzata da un’intensa serie di ondate di calore, siccità e incendi boschivi da record- ha provocato la morte di 61mila persone in Europa. E l’Italia, in quella stagione estiva, ha registrato il più alto tasso di mortalità nel Continente.
Secondo lo studio, in Europa l’incremento delle temperature rispetto alle medie del periodo è stato di circa 2 gradi, con picchi in Francia (+2,43 gradi), Svizzera (+2,30), Italia (+2,28), Ungheria (+2,13), Spagna (+2,11 gradi). L’Italia ha registrato la più alta mortalità ‘per caldo’. Nel Vecchio continente tra il 30 maggio e il 4 settembre 2022 sono stati stimati 61.672 decessi, di cui 18.010 in Italia.