I risultati delle elezioni regionali, in particolar modo quelli della città capoluogo, non lasciavano presagire un epilogo diverso. Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina ha decisamente perso ‘appeal’ tra l’elettorato: lo certifica anche la diciannovesima edizione del Governance Poll, il sondaggio sull’indice di gradimento dei governatori di regione e dei sindaci dei Comuni capoluogo, realizzato per Il Sole 24 Ore da Noto Sondaggi. Il primo cittadino pentastellato è sprofondato all’80esimo posto della classifica, passando dal 69,1% delle preferenze ottenute nel 2019 (percentuale che è però ‘condizionata’ dal ballottaggio, ndr) al 47% dei consensi. Un tonfo di ben 22 punti percentuali, la ‘performance’ peggiore d’Italia. La domanda posta dai sondaggisti ai cittadini campobassani è chiara e diretta: «Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?». Ebbene, più della metà degli elettori non sceglierebbe Gravina.
Un dato che pone inevitabilmente vari interrogativi in vista delle amministrative della prossima primavera. Roberto Gravina non sarà certamente della partita, sedendo tra i banchi dell’opposizione a Palazzo D’Aimmo. Ma il giudizio negativo dei campobassani emerso dal rapporto del Sole 24 Ore potrebbe travolgere l’intera giunta 5s e, dunque, anche un eventuale candidato sindaco del Movimento. In quest’ottica le voci si fanno sempre più insistenti e portano ad un’unica alternativa: sarà il Pd a ‘calare’ l’asso con un proprio candidato per conquistare lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. Cosa farà il Movimento? Correrà da solo o riproporrà un’alleanza che, almeno alle regionali, non ha dato i frutti sperati? Domande che per ora non hanno risposta.
Tornando alla classifica del quotidiano economico, a livello nazionale Giuseppe Sala è risultato il sindaco più amato d’Italia (Milano, 65%).
Balza in prima posizione davanti a Marco Fioravanti (Ascoli Piceno 64,5%) e Antonio De Caro (Bari 64%), entrambi sul podio, ma a parti invertite, anche l’anno scorso.
Sala aumenta il suo consenso di 7,3 punti rispetto al risultato ottenuto nelle urne nessun altro primo cittadino di centrosinistra fa meglio di lui. L’unico a segnare un incremento maggiore è un collega di centrodestra,Luigi Brugnaro a Venezia (63%), che segna un più 8,9. Nella Top 10, tra i sindaci delle grandi città, oltre a Milano, Bari e Venezia, si trova Firenze con Dario Nardella forte del 61% di gradimento. A Napoli e Genova, Gaetano Manfredi e Marco Bucci (56.5%) sono in sedicesima posizione, Stefano Lo Russo (53,5%) di Torino in quarantasettesima. Mentre è sessantasettesimo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il cui apprezzamento scende di 10,2 punti rispetto al giorno delle elezioni e arriva al 50%. Va detto che quest’anno soltanto 29 sindaci migliorano le performance di gradimento rispetto al dato elettorale. Tra gli altri capoluoghi di regione il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore è al sedicesimo posto, pur calando di 5,4 punti rispetto al giorno delle elezioni. Il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla invece aumenta di 4,8 e si piazza al 54° posto con il 52,5%.