In città, almeno nel cuore del capoluogo, oggi non si è parlato dall’altro. A tenere banco l’ordinanza che blocca la musica entro le 24 in piazza Pepe, piazza Battisti, in via Ferrari e in tutto il centro storico. E intanto contro il provvedimento è già arrivata la nota polemica dell’Apem (associazione pubblici esercizi del Molise) che parlano di un provvedimento anticostituzionale. “A partire dal 27.07.2013 entra in vigore la nuova ordinanza regalataci dal nostro caro sindaco. Un ennesimo duro colpo al nostro comparto, che creerà grossi danni a coloro che hanno da poco intrapreso la strada, con seri rischi economici, della piccola impresa. Con un’ordinanza, che a parer nostro, è fuori luogo e anticostituzionale, il sindaco emana una disposizione anti-rumore, limitando di fatto la musica alle ore 24.00, nella zona da tutti conosciuta come ‘Movida’ identificando le motivazioni sulla qualità di vita, che può essere differente da persona a persona, sulla fruibilità, e qui forse il nostro caro sindaco, dimentica che l’alta concentrazione di locali, non è stata dovuta certo a noi, ma alla totale negligenza dell’amministrazione comunale che, anche dopo molteplici moniti da parte nostra, si ostina a lasciare la zona del centro storico priva di programmazione e limitazioni sulle nuove aperture, senza contare il degrado e il decoro urbano e qui ci viene veramente da sorridere, il decoro urbano spetta all’amministrazione comunale e agli organi di controllo, noi già ci impegniamo a rendere, una zona, dimenticata completamente da molti anni, vivibile offrendo servizi all’esterno con tavoli e sedie e con un suolo pubblico che paghiamo profumatamente al comune. Ma quello che non riusciamo veramente a capire ed a concepire è il fatto che veniamo accusati di portare ‘Abnorme afflusso’ in questa zona, quasi fosse un reato, ci spiegassero allora come fare ad ottemperare a tutto quello che ad oggi c’è da pagare se non avessimo gente nei nostri locali. Volevamo altresì ricordare, questa volta però all’altro firmatario dell’ordinanza il Col. Dott. Franco Primiani, il rispetto delle regole, più volte abbiamo sollecitato la Polizia Municipale perché intervenisse ove fossero stati riscontrati reati o inadempienze, ma tutto ciò non è mai avvenuto, con la motivazione che agli organi di polizia municipale non venivano pagati gli straordinari. Ci vediamo costretti a questo punto ad intervenire, per tutelare anche i nostri diritti, ricambiando l’atteggiamento anti democratico del Comune e demandando ai nostri legali un eventuale ricorso al T.A.R”.