I lavori di abbattimento sono partiti in tempi record. ‘Ruspe in azione’ già da ieri mattina al quartiere Cep dove la scuola materna di via De Gasperi sarà demolita e ricostruita. Al suo posto sarà realizzato un asilo nido come previsto dalla delibera di giunta approvata a giungo. L’intervento, che rientra nel Pnrr, costerà complessivamente 1.716.000 euro.
Una ‘decisione’ che ha però scatenato polemiche da parte delle opposizioni, che non hanno ‘gradito’ la conversione da scuola dell’infanzia ad asilo nido. A gettare acqua sul fuoco ci ha però pensato l’assessore Luca Praitano senza però nascondere un velo di amarezza per le critiche arrivate anche da alcuni cittadini: «Allarme, stanno demolendo la scuola! Che vergogna! Il quartiere Cep sta perdendo pezzi. Dove andremo a finire?! Questo è il tenore dei commenti che mi sono arrivati solo oggi a seguito dell’inizio dei lavori di demolizione in una delle scuole del capoluogo.
È dai tempi del terremoto di San Giuliano che in città si pretendono, giustamente, edifici più sicuri per i nostri ragazzi. Il 13 giugno la giunta ha approvato la delibera e oggi (ieri, ndr) siamo già testimoni della demolizione dell’edificio. L’abbiamo precisato fino alla noia: il Pnrr impone tempi rapidi per le nuove costruzioni. Questo significa che presto, entro il 2025, le scuole che hanno ricevuto il finanziamento dovranno essere ricostruite, altrimenti si perdono i soldi. Dai che ce la facciamo a credere nelle buone notizie. Entro qualche giorno calendarizzeremo degli incontri pubblici per spiegare ai cittadini i cambiamenti in atto, già condivisi e accolti dalle dirigenze scolastiche».
L’edificio, opera di Mandolesi come l’intero quartiere, rientra tra gli immobili compresi nel Censimento delle Architetture Italiane dal 1945 ad oggi quale valida testimonianza storica delle ricerche pedagogiche tipiche degli anni 70. Nonostante il valore architettonico e storico che gli è stato attribuito ed una sorta di coerenza con il contesto urbanistico, l’amministrazione ha scelto di ricostruire il nuovo edificio con forma e dimensioni differenti (più grande per rispettare i limiti di legge in funzione dell’aumento di unità) rispetto all’edifico esistente. Per non alterare la concezione architettonica originaria però, si è tenuto conto degli elementi distintivi per reinterpretarli in chiave moderna prediligendo sia un miglioramento estetico-funzionale che energetico-strutturale.
«Il nuovo edificio – si legge nel progetto – manterrà invariate le finalità funzionali e sarà ubicato nella stessa area, regolarizzando la sagoma. Saranno presenti due accessi pedonali ubicati in maniera contrapposta su Via de Gasperi, mantenendo inalterata la recinzione di confine esistente. L’ingresso principale alla scuola avverrà da Via A. Gramsci tramite uno spazio pavimentato che circonderà l’edificio scolastico definendo un nuovo sistema di spazi aperti che alternato a varie sistemazioni a verde sarà in grado di accogliere e ordinare le relazioni tra i vari elementi architettonici, trasformandolo non solo in un luogo di passaggio ma anche dello stare inteso come spazio di aggregazione sociale, destinato alle iniziative aperte alla vita della comunità. Lo spazio esterno, completamente recintato sarà in gran parte pavimentato, mentre alcune porzioni saranno adibite ad aiuole per la piantumazione di piante e il mantenimento delle alberature esistenti. Si cercherà di preservare completamente la recinzione esistente: sia il muro di contenimento in cemento armato rivestito in cortina, sia la ringhiera superiore. I percorsi interni e l’area esterna, non presenteranno barriere architettoniche e sono stati individuati nell’ottica di migliorare le relazioni morfologiche e funzionali tra spazi pubblici e privati, per cui si è posto particolare attenzione alla individuazione di percorsi sicuri non interferenti con la viabilità veicolare. A differenza del precedente impianto, caratterizzato da numerose barriere architettoniche, il nuovo asilo sarà realizzato su un piano fuori terra, senza salti di quota interni. L’accesso all’asilo avverrà mediante delle rampe pedonali per favorire l’accessibilità senza barriere architettoniche. L’idea progettuale propone la realizzazione di un asilo nido da 55 posti, considerando un potenziamento dell’offerta di 10 unità, mediante una diversa distribuzione degli ambienti interni e una composizione dell’involucro che riporti alla memoria, per aspetti formali e cromatici, l’idea di padiglione dell’edificio esistente da demolire. Dal punto di vista formale si è mantenuta l’impostazione di edificio a “piastra” su un unico piano con una corte interna protetta da destinare ad area gioco dei bambini; mentre dal punto di vista estetico, ad enfatizzare l’idea di padiglione e di volume, si è scelto di creare dei fronti più alti in facciata con una finitura che ricordasse le cromie dell’edificio progettato dall’ingegnere Mandolesi.
L’edificio sarà diviso in due blocchi compartimentati e collegati tra loro, per ragioni di sicurezza antincendio, con un ingresso principale sul lato Sud destinato agli insegnanti, agli utenti del nido e i relativi accompagnatori, ed un ingresso secondario sul lato Nord destinato al personale esterno. A completare l’organizzazione funzionale dell’asilo, un corte interna all’aperto, favorevolmente orientata e protetta dal vento, utilizzata come spazio di gioco e come continuazione degli spazi interni ad uso dei bambini. L’opera potrà essere realizzata in un tempo ragionevolmente breve, vista la tipologia dei lavori e la situazione tecnico amministrativa, sia in termini di vincoli che di possibilità d’intervento».
I tempi previsti per la realizzazione dell’opera sono relativamente brevi: si stima che l’asilo possa essere completato in un anno.

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