Il Consiglio comunale di Campobasso prende atto della causa di incompatibilità alla carica di sindaco di Gravina dopo la sua proclamazione a Consigliere regionale.
Cosi come era stato preventivato, è stata portata ieri all’attenzione del Consiglio comunale di Campobasso, attraverso un’apposita delibera, la proclamazione del sindaco Roberto Gravina a Consigliere regionale e la conseguente causa di incompatibilità alla carica di sindaco ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs n. 267/2000.
L’Amministratore comunale ha ora 10 giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare la predetta causa di incompatibilità.
Allor quando, tra 10 giorni, vi sarà l’avvenuta dichiarazione di decadenza del sindaco da parte del Consiglio comunale, ne verrà data tempestivamente comunicazione al Prefetto per l’avvio delle successive procedure che comporteranno la permanenza in carica di Giunta e Consiglio fino al primo turno elettorale utile – presumibilmente la prossima primavera, e dunque a scadenza naturale della consiliatura – e l’assunzione da parte del vicesindaco Paola Felice delle funzioni di capo dell’amministrazione, in virtù dell’art. 53 del decreto legislativo n. 267/2000.
L’atto è stato aspramente criticato dalle opposizioni di centrodestra che hanno invece sin da subito invocato le dimissioni di Gravina e il voto anticipato. «Gravina già in passato aveva dichiarato di optare per il ruolo di consigliere regionale – ha sottolineato il consigliere Esposito – con motivazioni decisamente superflue. Credo sia davvero chiaro ad ogni cittadino molisano cosa abbia spinto a rinunciare al ruolo di sindaco della città capoluogo di regione malgrado il deludente risultato elettorale raggiunto nella competizione regionale, dove l’intera coalizione di centrosinistra ha raggiunto solo il 38% dei consensi. Campobasso resterà nelle mani di una maggioranza che ha ottenuto solo il 29.4% al primo turno nel 2019, la politica fatta di rappresentatività non esiste più. Non esiste tra le regole del Movimento Cinque stelle quella che impedisce la candidatura ad altro ente in corso di mandato, non esistono prerogative di responsabilità verso azioni che vanno contro i principi tanto decantati nelle pubbliche piazze ad iniziare dai famosi “Vaffa day”. Ma più di tutto, ritengo, non esista più il Movimento Cinque Stelle.
La presenza oggi (ieri, ndr) in Aula del consigliere-sindaco Gravina è destabilizzante … lunedì in Consiglio regionale, oggi in Consiglio comunale, l’ennesima pagina di mancato eroismo politico.
La compagine di centrodestra, al momento del voto della proposta di delibera di decadenza, compatta ha abbandonato l’aula.
Non ci aspettiamo ripensamenti da parte del consigliere – sindaco Gravina (che ha 10 giorni per rimuovere la incompatibilità ai sensi dell’art. 69 del TUEL) e speriamo non scelga di allargare la Giunta prima di abbandonare il ruolo di sindaco che gli era stato affidato».