Risolto in poco più di 24 ore il giallo della mitraglietta M12 rubata dalla macchina dei finanzieri di Campobasso che la notte tra venerdì e sabato erano intervenuti in piazza Prefettura per sedare una mega rissa.
Ieri mattina una telefonata al 112 segnalava la presenza di una busta sospetta in via Gazzani (la traversa che collega il carcere al Comando militare Esercito). I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale, già impegnati nelle indagini per risalire all’autore del furto, hanno avvisato i colleghi della Guardia di Finanza e si sono immediatamente recati sul posto. All’interno del sacchetto c’era effettivamente il mitra sparito l’altra notte dall’auto delle Fiamme Gialle.
Lecito dunque pensare che chi ha ‘prelevato’ la pericolosa e potente arma sia un balordo e non un esperto malvivente. Si tratta di qualcuno del posto che ha sentito sul collo il fiato degli inquirenti che gli stavano dando la caccia senza tregua.
L’inquietante episodio è avvenuto l’altra notte: una pattuglia della Finanza interviene per sedare una maxi rissa in corso in piazza Pepe, a quattro passi dalla prefettura. Da quando l’amministrazione comunale ha deciso di interdire al traffico veicolare l’area, secondo le testimonianze dei residenti e degli esercenti, c’è stata nella zona una escalation di atti delinquenziali. Sono da poco trascorse le 3 di sabato. Poco chiare le ragioni, ma di fatto due nutriti gruppi di giovani se le stanno dando di santa ragione. Immediata la telefonata ai numeri di emergenza. Su via Mazzini stanno transitando due finanzieri a bordo dell’auto di servizio. Avvertito il pericolo i militari, senza esitare, raggiungono il luogo della segnalazione si buttano nella mischia nel tentativo di riportare la calma.
Grande il clamore quando uno dei due torna in macchina per dotarsi di carta e penna e procedere all’identificazione dei presenti. Qualcuno ha infatti rubato la mitraglietta in dotazione alla pattuglia. Immediata la richiesta di rinforzi alla centrale operativa. Sul posto anche Polizia e Carabinieri che insieme ai colleghi che hanno subito il furto avviano le ricerche effettuando anche numerose perquisizioni e perlustrazioni. Durante la notte e fino al ritrovamento dell’arma vengono ascoltate decine di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
È evidente che chi si è macchiato del gravissimo reato ha capito di avere le ore contate e ha fatto in modo che il mitra fosse ritrovato. Dallo stesso sono state rilevate le impronte digitali e ovviamente il caso non è chiuso. Finanza, Carabinieri e Polizia continuano a indagare allo scopo di risalire all’autore o agli autori del furto che rischiano una grave incriminazione. Molte le informazioni utili che potrebbero arrivare dalla visione dei filmati delle telecamere installate all’esterno degli esercizi commerciali e degli istituti di credito che insistono dove è avvenuto il furto e anche dove è stata ritrovata l’arma. Che, dalle prime informazioni trapelate dagli ambienti investigativi, non è stata utilizzata, ovvero, non mancano proiettili dal caricatore.