Nel giorno del Centenario della sua nascita, avvenuta a Campobasso il 29 settembre del 1923, l’Amministrazione Comunale del capoluogo di regione, di cui ha la cittadinanza benemerita, assieme all’ANPI e su iniziativa di Fabrizio Nocera, ha voluto ricordare ieri pomeriggio la figura di Giovanni Tucci, Internato Militare Italiano, con un incontro presso l’Incubatore di via Monsignor Bologna a cui ha preso parte anche il sindaco Paola Felice e il consigliere regionale Roberto Gravina.
In suo onore, per la prima volta in Molise, è stata posata una pietra d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig, il monumento più diffuso al mondo, che ha lo scopo di ricordare coloro che furono perseguitati dal regime nazista.
Giovanni Tucci il 10 settembre del 1943, due giorni dopo l’annuncio dell’armistizio, fu preso e accertato il suo rifiuto alla collaborazione, fu deportato nel campo di Toruń, in Polonia, dove fu costretto ai lavori forzati in una miniera. Rimase prigioniero sino alla liberazione del campo nel gennaio del 1945.
Durante tutto il suo percorso di vita, fino alla sua morte avvenuta nel dicembre del 2020, Giovanni Tucci si è speso con tutte le forze per dare testimonianza della sua esperienza nelle scuole e in incontri pubblici dove, oltre a raccontare la sua drammatica storia, invitava i giovani, a studiare ma anche a cercare di crearsi una propria opinione ed un proprio pensiero autonomo, indipendente dalle costanti pressioni mediatiche.
La memoria civile e storica di ciò che quest’uomo ha rappresentato per intere generazioni della nostra regione, da oggi viene resa ancor più tangibile da questa pietra d’inciampo posta dinanzi la casa dove egli ha abitato. “La guerra non la vince nessuno” Giovanni Tucci.

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