Il 28 settembre ha compiuto 75 anni ma già alcune settimane prima aveva inviato al Vaticano la rinuncia al governo pastorale della diocesi Campobasso-Bojano, come prevede il diritto canonico al raggiungimento del limite di età. Ieri la Santa Sede ha accettato le sue dimissioni, come annunciato all’Ansa proprio dal vescovo Giancarlo Bregantini, che ha contestualmente dato la notizia che tutti i campobassani attendevano: «Il nuovo vescovo sarà accolto nella Cattedrale che riaprirà ai fedeli l’8 dicembre».
La chiesa della Santissima Trinità, luogo simbolo per i fedeli del capoluogo, è chiusa da novembre 2018, a causa di un cedimento di parte del solaio. Solo per la messa in sicurezza della copertura la Soprintendenza ha destinato 160mila euro, mentre il resto dei lavori è stato finanziato da Regione e Cei. Il progetto per la realizzazione dei lavori del primo lotto funzionale è stata affidata dalla Parrocchia Santa Maria Maggiore in Campobasso all’ingegnere Ernesto Minucci, all’architetto Antonio Gianfelice, e all’impresa appaltatrice è la Giovanni Iacobucci s.r.l.
I lavori del primo lotto funzionale hanno permesso la rimozione del cassettone e del vecchio tetto, la sostituzione di 10 capriate dalle attuali in legno alle nuove in acciaio, la realizzazione della nuova copertura, il consolidamento del cornicione, la realizzazione di un nuovo impianto elettrico e termico. Lavori che sono stati finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana, attraverso i fondi 8×1000 destinati all’edilizia di culto e i beni culturali della Chiesa per la somma di 527.529,18 euro.
Il secondo lotto funzionale consiste invece nella realizzazione del nuovo cassettone e nella ritinteggiatura interna della Cattedrale ed è stato finanziato da un fondo straordinario messo a disposizione dalla Regione Molise, che ha messo sul piatto 300mila euro. L’attesa è dunque finita, l’utlimo ‘regalo’ di Bregantini alla città.