L’ufficialità è arrivata ieri sera, direttamente dal ministro Gennaro Sangiuliano, che ha inviato un videomessaggio al Molise e ai molisani diffuso nel corso della Fiera di Larino. «Verrò a Campobasso e riapriremo la Biblioteca Albino», ha detto l’esponente del governo Meloni. Come anticipato giovedì da Primo Piano Molise, dunque, l’odissea della storica struttura di via D’Amato sembra essere finita. Il titolare della Cultura ha ricordato le sue origini molisane, dicendosi orgoglioso delle sue radici, delle sue tradizioni e della sue storia.
«Quando ero bambino e poi adolescente ho trascorso lunghi periodi della mia vita in Molise – ha sottolineato – questa terra mi ha formato e io sono orgoglioso di averne assorbito la storia, le tradizioni, le vocazioni. Ne parlo spesso con i miei amici parlamentari, il senatore Costanzo Della Porta e l’onorevole Elisabetta Lancellotta con i quali lavoro a stretto gomito per dare risposte culturali importanti al territorio molisano». Proprio i parlamentari di Fratelli d’Italia avevano infatti annunciato la possibilità della riapertura dell’Albino attraverso l’accorpamento alla biblioteca statale di Roma. Una strada indicata dal ministero della Cultura che si è rivelata vincente.
«La cultura – ha proseguito Sangiuliano – deve essere un’entità diffusa su tutto il territorio nazionale, la cultura non si fa solo in alcuni salotti radical chic di Roma, non deve appartenere solo ad alcune città iconiche sulle quali noi comunque lavoriamo costantemente, ma deve esserci un diritto di uniformità culturale su tutto il territorio. Ogni comune, anche il più piccolo del Molise, ha il diritto di avere un teatro, una sala cinematografica, un punto di aggregazione multimediale per i giovani, una biblioteca . Ed è quello che noi stiamo provando a fare e mettere in campo. Perché la cultura aumenta la qualità della vita dei cittadini, che è data sicuramente dalla sanità, dall’istruzione, dai servizi pubblici, dal contesto urbano di una località, ma pure dalla cultura. Ecco perché deve essere portata ovunque.
Io conosco i valori di questa terra, le tradizioni, le testimonianze storiche, i parchi archeologici: ecco, il Molise può dare tanto in termini culturali e può fare della cultura un motore di sviluppo socio economico. Ed è quello che faremo insieme portando in questa terra infrastrutture culturali e lavorando insieme alle amministrazioni».
Poi l’annuncio che tutti attendevano da sette anni: «Io mi impegno ad aprire in tempi rapidi la biblioteca Albino». L’ex direttore del Tg2, però, non risparmia qualche critica ai politici locali, in particolare modo agli amministratori pentastellati del Comune di Campobasso, che da alcune settimane stanno chiedendo con forza di sbloccare l’iter per la riapertura: «Mi fa piacere tutto il fervore da parte degli amministratori che rivendicano questa biblioteca, se lo avessero fatto anche prima, quando è stata chiusa per lunghi anni, sarebbe stato meglio». Il riferimento è certamente al Movimento 5 Stelle e alla precedente delgazione parlamentare che, durante il governo Conte, nonostante i vari annunci di Rosalba Testamento, non ha trovato alcuna soluzione per la biblioteca Albino. «Ora però non è tempo di polemiche – conclude il ministro- andrò a Campobasso e riapriremo la biblioteca».