Un pacco sospetto, avvolto in plastica nera e nastro bianco e rosso (segnalatore di pericolo), piazzato davanti ai cancelli della Don Milani. Sono stati attimi di panico quelli vissuti ieri mattina in via Leopardi dai circa 300 alunni della Primaria della Petrone, dai loro genitori e dal personale scolastico: il pensiero, visto anche il drammatico scenario internazionale, è andato immediatamente ad un possibile allarme bomba. L’allarme è scattato poco prima delle 8, nell’orario di entrata dei piccoli, quando un collaboratore scolastico ha notato l’involucro davanti ai cancelli che riportava la scritta “Non toccare”. Avvisato immediatamente il dirigente scolastico Giuseppe Natilli sono state allertate le forze dell’ordine e i genitori e gli alunni sono stati invitati a spostarsi nel piazzale della Mater Ecclesiae per ragioni di sicurezza. Una volta giunti sul posto Carabinieri e Polizia municipale, che hanno ispezionato il pacco, l’arcano è stato svelato in breve tempo: non si trattava di un ordigno, bensì di rifiuti pericolosi, per l’esattezza una vecchia canna fumaria contenente lastre di eternit. Rifiuti che, per altro, i vigili ‘conoscono’ bene: sono gli stessi che da alcune settimane campeggiano nel boschetto di fronte l’istituto in attesa di essere rimossi e che erano già stati messi in sicurezza secondo quanto prevedono le norme in questi casi.
Insomma, secondo gli investigatori e l’amministrazione comunale, quella di ieri è stata una sorta di protesta, un tentativo di far rimuovere i rifiuti speciali dopo le numerose sollecitazioni dei residenti. Peccato però che, trattandosi di rifiuti pericolosi che necessitano di un preciso processo di smaltimento e rimozione, era assolutamente vietato spostarli, tantomeno di fronte ad una scuola primaria. Senza contare il procurato allarme. Ipotesi di reato su cui stanno lavorando le forze dell’ordine che hanno anche acquisito i filmati delle telecamere per risalire ai responsabili. La zona è infatti ‘coperta’ sia dal sistema di videosorveglianza comunale sia dalle telecamere della scuola.
‘L’obiettivo’ è stato raggiunto: pur creando allarme e disagi in via Leopardi, il personale della Sea – nonostante non sia competente in caso di rifiuti speciali – ha rimosso l’involucro. L’assessore all’Ambiente Cretella ha però voluto stigmatizzare quanto accaduto ieri: «Il Comune aveva attivato da mesi, dopo le sollecitazione dei residenti, il protocollo previsto in questi casi, invitando l’Arpa Molise ai controlli necessari. L’iter ha dei tempi ben precisi che non dipendono dall’amministrazione. L’Arpa ha infatti certificato la presenza di amianto e sigillato i rifiuti in questione, che dunque non rappresentano alcun pericolo per i residenti, e delimitato l’area. Abbiamo affidato l’incarico alla ditta per la rimozione che, come da protocollo, era in attesa dell’ok al piano da parte dell’Asrem». L’ok è arrivato ieri mattina.