Si è tenuta ieri mattina la Cerimonia di intitolazione del “Largo Capitano Massimo Tosti”.Storie come quelle del Capitano Massimo Tosti meritano di essere conosciute da tutti.
Massimo Tosti, nato a Campobasso nel 1901, diventato ufficiale del Carabinieri, durante la seconda guerra mondiale ha contribuito a salvare oltre 4000 ebrei mettendo in pericolo la sua stessa vita.
«Per conservare la memoria di questo eroe e per far in modo che le generazioni future conoscano il coraggio di questo nostro concittadino – ha detto il sindaco Paola Felice – oggi la Città di Campobasso ha dedicato il Largo, in contrada Colle delle Api, dove sorge il Monumento ai caduti dell’Arma dei Carabinieri al Capitano Massimo Tosti. La cerimonia, che si è tenuta alla presenza delle autorità civili e militari e di tutta la famiglia, è stata particolarmente significativa grazie alla presenza di una rappresentanza delle scuole e della Scuola Allievi Carabinieri.
In questo particolare momento storico – dichiara ancora Paola Felice – l’intitolazione del “Largo Capitano Massimo Tosti” diventa un monito per tutti, cittadini e istituzioni, a lavorare quotidianamente per la pace».
Presenti alla cerimonia, il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Luigi Dellegrazie, l’ex sindaco e consigliere regionale Roberto Gravina e anche i figli del capitano, Giancarlo e Adriana.
«Oggi (ieri, ndr) viene portato a termine alla presenza dei, un preciso percorso condotto in questi anni dall’Amministrazione comunale di Campobasso – ha sottolineato Gravina – voluto per rendere il giusto merito e onore a un cittadino di Campobasso che almeno idealmente può cosi tornare per sempre nella sua città e fissarsi con il suo agire in modo indelebile nella nostra memoria.
Il capitano dei Carabinieri Reali Massimo Tosti, classe 1901, nato a Campobasso, è stato un ufficiale del X Battaglione Carabinieri Mobilitato al seguito del IV Corpo d’Armata durante l’occupazione italiana dell’area sud orientale della Francia dopo la caduta di Parigi per mano dei Paesi dell’Asse il 25 giugno 1940. Grazie all’azione svolta dai militari italiani e dal capitano Tosti si riuscirono a salvare circa 4mila ebrei dalla deportazione. Agli stessi vennero forniti mezzi di sostentamento e dei documenti falsi che gli consentirono di sfuggire alla Gestapo nazista e alla polizia del governo collaborazionista di Vichy. Il capitano Tosti e gli altri militari italiani, noncuranti delle leggi razziali introdotte nel 1938 dal regime fascista guidato da Mussolini, rischiarono la vita evitando controlli, spie e delatori e compiendo un’opera umanitaria senza precedenti».
Del gesto eroico del capitano Tosti non ne era a conoscenza neppure la sua famiglia, almeno fino alla sua morte. Dopo il 1976, infatti, i suoi cari, sistemando una cantina, trovarono diari e scritti in cui il capitano aveva raccontato quanto fatto per gli ebrei.