Le luci di Natale ancora affisse alla facciata dell’abitazione, il tetto annerito dal fumo e dalle fiamme. In quella villetta a tre piani Alessandro, bimbo di nove anni, viveva con l’intera famiglia: i genitori e i due fratelli, gli zii, i cugini e i nonni. In quella villetta, purtroppo, ha perso la vita, intossicato dal fumo. Una tragedia immane quella consumatasi nella notte tra domenica e lunedì in contrada Colle Calcare, che ha sconvolto la comunità di Campobasso a pochi giorni dalle festività natalizie. Un incendio innescato – secondo una prima ricostruzione su cui sono ancora incorso le indagini – dal cortocircuito di una presa multipla a cui era collegata l’illuminazione natalizia esterna. Stava per scoccare la mezzanotte e in casa stavano già tutti dormendo quando le fiamme hanno dapprima avvolto il divano, per poi propagarsi al resto dell’ultimo piano dell’abitazione. È stato il padre ad accorgersi per primo del rogo e a lanciare l’allarme ai vigili del fuoco. La mamma è riuscita ad uscire di casa mettendo in salvo la bimba di tre anni, mentre il papà ha portato fuori Alessandro e il fratello di 12 anni. Il piccolo, però, aveva già perso i sensi. Le squadre del 115 sono arrivate in contrada Colle Calcare in tempi rapidissimi, è stato proprio un vigile del fuoco il primo a praticare il massaggio cardiaco per tentare di rianimare il bimbo. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, purtroppo, per lui non c’era più nulla da fare. La famiglia è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Il padre, dopo una notte in osservazione, è stato dimesso ieri pomeriggio insieme alla figlia di tre anni, mentre la moglie 35enne ha riportato delle ustioni al volto e alla parte superiore del corpo ed è tutto’ora ricoverata. Più serie, invece, le condizioni dell’altro figlio 12enne che è stato trasferito all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli con sintomi da intossicazione da monossido di carbonio. Si trova in prognosi riservata e sarà sottoposto a trattamento con camera iperbarica ma, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita. «Continua ad avare qualche sintomo da intossicazione – ha spigato subito dopo il trasferimento il dottor Rosario Marco Infascelli -, continuerà la terapia sia oggi pomeriggio che domani».
Sul caso la Procura di Campobasso ha aperto un fascicolo per fare piena luce sulle cause del rogo. La salma del piccolo è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Cardarelli e il magistrato ha già disposto l’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore.
md