Dall’alba di ieri gli agenti della Squadra Mobile, a cui il sostituto procuratore Anna Rita Carollo ha affidato le indagini, e gli uomini del Nucleo investigativo dei Vigili del fuoco, sono al lavoro per raccogliere tutti gli elementi utili per stabilire l’esatta dinamica della tragedia e capire cosa abbia provocato il rogo all’ultimo piano della villetta che è stato posto sotto sequestro. I sopralluoghi dei tecnici sono andati avanti fino al primo pomeriggio e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. La prima ricostruzione parla di un cortocircuito provocato da una presa multipla che si trovava nel salone. Dalla ciabatta, che probabilmente alimentava anche le illuminazioni natalizie esterne, sarebbero partite le scintille che poi hanno causato l’incendio. Prima il divano, poi il resto del soggiorno. La nube di fumo pare abbia avvolto subito dopo la camera da letto che Alessandro condivideva con il fratello maggiore. Dormivano entrambi, la vittima al piano superiore del letto a castello. Le esalazioni di monossido dei carbonio gli sarebbero state fatali, ma solo i risultati dell’autopsia daranno certezze sulle cause del decesso.
La polizia ieri mattina ha ascoltato anche gli altri parenti della famiglia Mignogna-Serago, al piano terra della villetta vivono i nonni di Alessandro, mentre al primo piano gli zii. Sul posto, poco prima delle 11, è arrivata anche il pm Carollo che, dopo un sopralluogo durato circa un’ora, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
«Al momento non c’è nessuna ipotesi sulle cause della tragedia, aspettiamo che il Nucleo investigativo dei Vigili del fuoco termini il suo lavoro e poi faremo le nostre indagini», ha invece riferito all’Ansa il capo della Squadra Mobile Marco Graziano che ha seguito tutte le fasi degli accertamenti. Importante, per la ricostruzione delle indagini, sarà la testimonianza dei genitori della vittima. «Li sentiremo appena sarà possibile», conferma Graziano.
Tra le ipotesi, oltre al cortocircuito, anche una candela votiva che potrebbe aver provocato il rogo, ma quest’ultima pista, al momento, risulta meno plausibile. Ad ogni modo l’intervento tempestivo degli uomini del 115 ha evitato che le fiamme divorassero anche gli altri piani della villetta. «I colleghi hanno fatto sì che la disgrazia non avesse proporzioni maggiori – ha commentato il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Marcello Lombardini – stiamo facendo i rilievi ma non è così chiaro, ci vorrà tempo. Devo fare un elogio ai miei uomini che sono stati tempestivi e competenti».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.