Eseguita ieri l’autopsia sulla salma del piccolo Alessandro Mignogna, il bimbo di nove anni morto domenica scorsa nel terribile incendio della villetta di contrada Colle Calcare. Il medico legale Massimiliano Guerriero ha impiegato circa tre ore per terminare l’accertamento. Gli esami sono stati poi inviati ad un laboratorio specializzato in Puglia che, entro 60 giorni, stabilirà la causa del decesso, quanto monossido di carbonio ha inalato il piccolo mentre stava dormendo. La salma è stata restituita alla famiglia e domani mattina, alle 10.30, si terranno i funerali nella chiesa di San Giovanni Battista a Campobasso. Tutta la città si prepara a stringersi attorno ai familiari e il sindaco Paola Felice ha proclamato il lutto cittadino, come già preannunciato nelle ore successive alla tragedia. «Siamo certi di aver interpretato in pieno il sentimento di vicinanza che tutta la nostra comunità vuole far sentire alla famiglia, così duramente colpita da questo evento – le parole di Paola Felice – Siamo tutti scossi da quanto accaduto, la proclamazione del lutto cittadino ci è sembrato il modo più consono per stringerci idealmente tutti insieme attorno alle persone coinvolte».
L’ordinanza dispone la proclamazione del lutto cittadino in concomitanza con le esequie della giovane vittima e invita «le scuole, i cittadini, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive, le associazioni sportive, ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino con un minuto di raccoglimento e rispetto durante la celebrazione dei funerali».
Intanto proseguono le indagini della Procura per capire la dinamica di quella che poteva essere una strage. Il rogo è partito poco prima della mezzanotte dal soggiorno, quasi certamente da un cortocircuito di una presa multipla e un pc che erano sul divano. Le fiamme nel giro di pochi minuti hanno avvolto l’intero appartamento dove Alessandro, i genitori e i due fratelli stavano già dormendo. Mentre il papà e la sorellina sono riusciti a raggiungere il balcone da soli, la madre e il fratello di 12 anni sono stati salvati dal tempestivo intervento dei vigili del fuoco che li hanno portati all’esterno esanimi con la maschera d’ossigeno. Solo così sono riusciti a sopravvivere, come ha sottolineato il procuratore D’Angelo. Il fratello 12enne è ancora ricoverato al Santobono di Napoli dove è stato sottoposto a trattamento con camere iperbarica.
Completamente distrutto l’appartamento all’ultimo piano della villetta, l’incendio è stato talmente violento da fondere i termosifoni. Per questo, subito dopo la tragedia, è stata lanciata da Aldo Di Giacomo, presidente dell’associazione Cultura e solidarietà, una raccolta fondi per aiutare la famiglia Mignogna che ha registrato già numerose adesioni. È possibile dare un contributo economico direttamente sul conto corrente dei nonni del piccolo Alessandro. Intestatario: Mignogna Antonio/Del Zingaro Maria, Banca Popolare di Novara,codice Iban: IT86X0503403801000000206625.

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