Nei prossimi giorni sarà rinnovato il contratto di servizio tra la Regione Molise e Trenitalia per la nuova organizzazione del trasporto ferroviario. Eppure il rischio di pesanti sforbiciate sulle linee che collegano il capoluogo con Roma e Napoli, nonché la chiusura dei collegamenti con Termoli, è più che concreto. L’argomento è finito al centro del Consiglio comunale di Palazzo San Giorgio grazie ad una mozione firmata dai consiglieri dem Battista, Trivisonno, Chierchia e Ramundo e condivisa anche dal capogruppo dei 5 Stelle Vinciguerra.
«Oggi (ieri, ndr) in Consiglio Comunale a Campobasso abbiamo manifestato il nostro disappunto – evidenziano gli esponenti dem – per le scelte scellerate sulla viabilità ferroviaria nella Regione Molise: le nostre linee potrebbero essere interessate da pesantissimi tagli che riguarderanno i collegamenti per Roma e Napoli e la chiusura definitiva dei collegamenti con Termoli. Linee che ogni alternativa su gomma non potrà mai eguagliare o sostituire.
D’altra parte abbiamo un classe dirigente che gestisce i nostri ospedali ma si fa curare fuori dal Molise e, dunque, non ci si stupisce che da Lotito in giù (in termini istituzionali) del nostro trasporto ferroviario nessuno se ne curi. La Regione Molise prende decisioni penalizzanti mentre si parla (chiacchiere) di rilancio dei territori e delle aree interne. Diventa addirittura ridicolo stupirsi di fronte a problemi come lo spopolamento, il calo demografico, l’assenza di servizi e il calo occupazionale.
I tagli causeranno disagi che andranno ad aggiungersi a quelli che vengono già patiti dalla popolazione molisana a causa della prolungata sospensione della circolazione sulle tratte per Roma, Napoli e Termoli.
La riduzione dei servizi andrà ad inserirsi in un contesto infrastrutturale indecente con i territori già privi di collegamenti stradali degni dei tempi che viviamo e che i tagli oltre a ridurre i collegamenti tra le realtà regionali avranno ricadute sui rapporti con le popolazioni dei contesti regionali confinanti e la regione risulterà sempre più distante dalla possibilità anche di un utilizzo soddisfacente dei collegamenti ferroviari ad alta velocità.
Ci saranno contraccolpi sulle sistema formativo, universitario e scolastico in generale, sul già poverissimo sistema turistico regionale, sull’invecchiamento della popolazione causato dalla ulteriore marginalizzazione delle nostre aree che accelererà la fuga dei giovani disincentivati ad ogni iniziativa su un territorio sempre più povero di servizi».
Al termine della seduta l’aula ha votato il documento, chiedendo che il definanziamento sul sistema ferroviario regionale non trovi realizzazione ma anzi si siano ulteriori risorse per aumentare il numero delle corse anche in considerazione degli stanziamenti in spesa sulle tratte ferroviarie regionali che diversamente risulterebbero vanificati.
«Al presidente Roberti – concludono i dem – abbiamo chiesto di recedere dalla posizione assunta, così come alla Giunta regionale, a tutti i consiglieri regionali, ai presidenti delle due provincie chiediamo che si adoperino per scongiurare i tagli programmati. Infine, ai Parlamentari eletti nella regione Molise (anche a quelli che in Molise non vivono) abbiamo chiesto iniziative che sollecitino il Governo a ripianare il deficit regionale nel settore trasporti. Anche il Molise vuole vivere».