Sul finire dell’anno è arrivato l’ok della Giunta di Palazzo San Giorgio al progetto definitivo ed esecutivo (Lotto A) per la riqualificazione di Villa de Capoa, polmone verde della città. A disposizione ci sono 2,2 milioni di euro, finanziamenti ottenuti grazie al Pnrr, per un intervento che dovrebbe completarsi in 11 mesi. Il progetto nasce da una sinergia tra Comune e Soprintendenza e considera il giardino come un ecosistema studiato in rapporto non solo con il contesto all’intorno e secondo il valore di patrimonio locale ma anche come verde fruito da chi lo attraversa, altezza occhio, ma anche come verde percepito da lontano che si avvicina.
«Con l’intervento – si legge nella relazione – si andrà ad implementare la qualità ambientale dell’area mediante la valorizzazione di un sistema di spazi pubblici diversificati e integrati con la sua vocazione di giardino storico ma anche di parco urbano; innescare un processo virtuoso come luogo di sperimentazione eco-sostenibile garantendo una riproducibilità delle risorse naturali presenti (acqua, luce) e di specie vegetali con attenzione agli aspetti fitopatologici, climatici e manutentivi; divulgare uno sviluppo consapevole della cultura del verde pubblico nella sua accezione civica contemporanea, come luogo aperto alla città stessa.
Il progetto paesaggistico intende mantenere il carattere di questo parco aprendo su viste prospettiche, mascherandone altre; ridefinire i confini visivi dell’area; dare un ruolo alle aree marginali; sviluppare una curiosità ecologica e culturale; offrire uno spazio di svago e di relax nel rispetto del luogo.
In continuo dialogo con il piano arboreo il progetto paesaggistico esecutivo ha considerato il recupero del piano arbustivo ed erbaceo e la composizione delle aree marginali a sud del parco. All’abbattimento necessario di alcune specie arboree si è proceduto anche alla sostituzione delle parti ammalorate del bosso che comprendono intere aiuole, ma anche alcune fallanze di continuità, in linea, oppure di completamento di archi o quinte. Le dimensioni e gli accessi alle aiuole non sono stati modificati. Non tutte le aree saranno rinverdite con fioriture, ma sono quelle la cui vista all’interno è visibile.
Villa de Capoa sarà suddivisa in diversi settori: il giardino dei bimbi che è un’area già progettata per essere uno spazio gioco inclusivo; il settore erbario delle piante medicinali ed officinalis con il recupero delle borderie del bosso con erbacee antiche presenti nel contesto storico culturale della città; le stanze verdi composte da piccoli arbusti colorati disposti a grandi macchie; la peschiera storica, il Belvedere e il Sacrario che prevedono il recupero e la sistemazione idraulica della fontana esistente con specie per la fitodepurazione dell’acqua. Un filare di Alberelli di alloro e una componente vegetale mascherano il campo da bocce mentre lo spazio raccolto del Sacrario avrà completato l’emiciclo storico dei cipressi.
C’è poi l’angolo della Biodiversità a cui si accede attraverso la piccola fontanella da un lato e dai tavolini all’aperto che chiudono il lato ovest attraverso varietà di ortensie e di alberelli di corbezzolo. Un prato fiorito delimita l’area in pendenza.
Infine il salotto verde, con i percorsi che non sono stati modificati nella loro composizione originale ma solo pulite e recuperate le parti in pietra; riposizionati i ciottoli sconnessi; rifatto il manto del percorso in terra battuta con una parte del percorso in calcestre per le persone con difficoltà motorie.
Al fine di migliorare e valorizzare l’intero comparto è stato valutato, in coordinamento con la Soprintendenza, di riconfigurare la peschiera, elemento d’acqua attualmente negato da un parapetto protettivo, e di inserire in fondo al viale in prospettiva con l’accesso secondario di Piazza della Repubblica un piccolo padiglione con struttura prefabbricata e totalmente removibile. La struttura ospiterà una piccola caffetteria che si aprirà verso il parco permettendo ai fruitori di immergersi nel paesaggio circostante.
La maggiore fruibilità del giardino, attenibile grazie a questi pochi accorgimenti (servizio caffetteria, servizi igienici, saletta polivalente, interazione con la componente vegetale) consentirà di andare incontro al concetto di apertura al pubblico che costituisce uno dei punti centrali fissati dal Codice dei Beni Culturali come chiave per garantire la piena conservazione della Villa. Il fine di mitigare l’impatto visivo delle strutture sportive attigue alla Villa saranno inseriti lungo il confine elementi protettivi vegetali sia rampicanti che arbustivi. In linea con i principi propri del restauro (riconoscibilità, rispetto dell’autenticità, compatibilità visiva, reversibilità, minimo impatto), infine, le bordature nelle nuove aiuole saranno realizzate con elementi in cotto di colore scuro. Infine, l’intera villa sarà dotata di un sistema di videosorveglianza.