Il 6 dicembre 2023 Papa Francesco ha nominato come successore di monsignor Giancarlo Bregantini, che ha raggiungo i 75 anni canonici, monsignor Biagio Colaianni, arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, già vicario generale dell’arcidiocesi di Matera-Irsina.
Le due arcidiocesi, quella lucana e quella molisana, si preparano ora a due grandi eventi. Sono state ufficializzate, infatti, le due date importanti, quella della consacrazione episcopale di monsignor Colaianni che avverrà il 10 febbraio 2024, presso il Palasassi di Matera, alle ore 16,00, e quella del suo ingresso in diocesi che avverrà sabato 9 marzo 2024, con la solenne celebrazione eucaristica, presso la basilica minore di Castelpetroso, alle ore 16,00.
Per consentire l’accesso presso il Palasassi di Matera, i fedeli sono invitati a contattare i propri parroci per tutte le informazioni utili per prenotare la propria partecipazione. Per l’ingresso sarà necessario, infatti, esibire ai volontari per l’accoglienza il proprio pass, che sarà fornito dalle segreterie delle rispettive curie arcivescovili ai parroci che raccoglieranno le adesioni. Monsignor Biagio Colaianni inizierà il suo ministero pastorale sotto la protezione della Vergine Maria Addolorata di Castelpetroso, Patrona del Molise. Un segno questo per indicare che nella Piena di Grazia si concentrano la totale fiducia nella volontà di Dio e la cooperazione gioiosa alle sue opere.
Il nuovo vescovo, contrariamente a quanto annunciato da monsignor Bregantini nel corso della conferenza stampa, non sarà dunque accolto nella cattedrale di Campobasso. I fedeli campobassani avevano sperato di poter varcare il grande portone di piazza Peppe, ‘sbarrato’ ormai dal 2018, ma il direttore dei lavori e dell’impresa che sta effettuando l’intervento sul controsoffitto ha annunciato ritardi sulla tabella di marcia. Ciò è dovuto alla necessità di rimodulare le modalità di aggancio del nuovo controsoffitto ligneo alla struttura esistente in acciaio. Infatti, dopo una ispezione con drone delle parti strutturali della chiesa Cattedrale, finora inaccessibili, e un rilievo esatto, effettuato tramite laser scanner, lo stato di fatto risulta parzialmente non congruente con alcune lavorazioni. Alla necessità di redigere una variante in corso d’opera si aggiungono la difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali e, soprattutto, l’assenza di una finestra di disponibilità, per il noleggio in questi mesi della piattaforma elettrica da utilizzare per le lavorazioni all’interno della navata centrale (intorno al ciborio viene utilizzato invece un ponteggio tradizionale). Si deve tener presente che la piattaforma elevatrice non è di facile reperibilità perché, oltre alla necessita che sia elettrica a batterie, deve essere larga non più di 2,20 m (la larghezza dell’ingresso della cattedrale) a fronte della capacità di portare la piattaforma di lavoro alla notevole altezza + 19,2m. Pertanto, al netto delle sospensioni per la redazione della perizia di variante, il tempo rimanente all’impresa per dare il lavoro compiuto termina il 4 marzo 2024. La volontà dell’impresa esecutrice è di terminare prima di detta data e di restituire al più presto la Cattedrale al culto. Dunque i lavori dovrebbero terminare pochi giorni prima dell’arrivo del nuovo vescovo Colaianni ma evidentemente, per non rischiare ulteriori ritardi o imprevisti, si è deciso di spostare la celebrazione eucaristica a Castelpetroso.

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