Dal 13 gennaio anche la storica edicola Grassi in viale Manzoni chiuderà definitivamente i battenti. A darne annuncio sono i titolari che, attraverso un messaggio affidato ai social, hanno salutato così i loro amati clienti, persone oramai di famiglia con cui hanno condiviso un tratto importante della loro vita: «Ai nostri stimati clienti, con orgoglio e tanta malinconia dopo 40 anni di servizio, vi comunichiamo che l’edicola Grassi termina la sua attività – si legge nel post -. Negli anni abbiamo costruito legami, amicizie con molti di voi che siete e rimarrete nella storia della nostra attività e pertanto ci auguriamo di rimanere nei vostri ricordi.
Vi ringraziamo tutti per il supporto e la fiducia che ci avete donato in tutti questi anni. Con affetto e stima da parte di tutti noi, grazie, grazie, grazie di cuore!».
Un altro pezzo di storia della città che se ne va, dunque. Ma anche l’ennesimo colpo inferto al settore del commercio (nonché alla stampa cartacea).
Sono soprattutto i piccoli esercizi di prossimità, vera ‘spina dorsale’ dell’economia locale e punti di riferimento in cui si instaurano spesso e volentieri legami sinceri (specialmente in piccole città come Campobasso e ancor di più nei comuni delle aree interne), a pagare il prezzo più alto nell’indifferenza delle istituzioni. La tassazione alle stelle e l’aumento sproporzionato dei costi necessari a mantenere in vita un’attività, oggi come oggi, stanno contribuendo pian piano alla scomparsa di queste piccole ma fondamentali realtà che ci accompagnano nel quotidiano e ci fanno sentire, il più delle volte, come persone di famiglia.
Nel caso delle edicole, secondo un recente report di Unioncamere, in Italia, dal 2019 al 2023, hanno abbassato definitivamente le saracinesche circa 2.700 chioschi. Rimangono aperti soltanto 13.500 punti vendita di giornali e periodici, grazie soprattutto al commercio di altri prodotti e giocattoli.
Anche il Comune di Campobasso, nel settembre 2022, diede la possibilità di ampliare la categoria di beni e servizi offerti a cittadini e turisti attraverso l’approvazione di una delibera che determinava l’attivazione del servizio di rilascio dei certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, matrimonio e altri servizi) nelle edicole. Più nello specifico, presso gli esercizi autorizzati associati al Sindacato nazionale autonomo giornalai (Snag Edicole) presenti sul territorio comunale.
Un piccolo ‘salvagente’ che, purtroppo, non basta a salvare tutte quelle attività che decidono, loro malgrado, di chiudere un capitolo importante della propria vita.

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