Dalle vecchie scuole chiuse dal sindaco perché non sicure, sono riusciti ad ottenere una scuola antisismica, ma le polemiche non mancano. Problemi “soprattutto in fatto di organizzazione” precisano i genitori che da quattro giorni accompagnano i figli nella nuova sede. “E proprio questo il fatto – fa notare un papà – perché la mattina si va sempre di fretta e qui non è possibile entrare sul piazzale, i posti auto a disposizione sono pochi e spesso siamo costretti a lasciare la macchina molto lontano. Per ora può anche andar bene, ma quando verrà il brutto tempo? Quando comincerà a piovere, a fare freddo e nevicare come faremo? I nostri bimbi si ammaleranno più facilmente visto che tra l’altro devono attendere il suono della campanella fuori dalla struttura. Dove – aggiunge un altro genitore – non esiste una tettoia, un riparo”. Insomma problemi logistici che non sarà impossibile risolvere. Chiaramente, essendo la struttura nata come casa dello studente, non è stata concepita per accogliere una popolazione di circa quattrocento ragazzi con rispettivi genitori. Il Comune attraverso lo Iacp ha adeguato i locali ma difficilmente era possibile ricavare parcheggi laddove non c’è spazio a sufficienza. Intanto ieri sera il sindaco ha incontrato gli insegnanti e il 18 invece parlerà con i genitori per escogitare insieme le migliori soluzioni. E qualcuna è già stata trovata. “Gli ingressi nelle aule saranno differenziati a seconda del piano – spiega Di Bartolomeo per evitare di intasare l’ingresso. E poi su un terreno dell’Iacp realizzeremo una strada che sbucherà lungo via Piave così da far defluire meglio le auto che entrano da via De Gasperi. Certo non mi aspettavo un’accoglienza con la Fanfara – continua il sindaco – ma nemmeno tutte queste polemiche. Ogni inizio è difficile e i genitori dovrebbero pensare che la nuova scuola è sicura, fatto che basta a scontare la mancanza di una tettoia! E poi trovatemela una scuola con la tettoia! Io sono pronto al dialogo.?Insieme troveremo le soluzioni”.