Sono stati tutti individuati e segnalati alla procura dei Minori i sei ragazzi che, lo scorso 29 gennaio, hanno aggredito uno studente 16enne a pochi passi dall’Istituto Agrario di Campobasso. A chiudere il cerchio sono stati i carabinieri che, subito dopo la denuncia presentata, hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. La vittima ha riportato la frattura di una costola e numerose ferite al volto: trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli i medici gli hanno refertato 20 giorni di prognosi.
Il minorenne di Sant’Elia a Pianisi, stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, sarebbe stato accerchiato e picchiato da un gruppo di sei persone, tutti ragazzi tra i 16 e i 17 anni, originari di Pietracatella.
Il ragazzo, arrivato come ogni mattina al Terminal di via Vico, stava raggiungendo a piedi la zona dei licei quando ha notato il gruppo di ragazzi seguirlo fino viale Manzoni. Lì, all’incrocio con via Scardocchia, a pochi passi dall’Istituto Agrario che la vittima frequenta, sarebbe avvenuto il pestaggio introno alle 7.45 Calci e pugni al volto e al torace, senza un apparente motivo. Il branco si è poi dato alla fuga.
Secondo gli inquirenti il giovane è stato vittima di una serie di atti persecutori iniziati già nell’estate scorsa, e l’aggressione di gennaio sarebbe anche stata filmata dalla baby gang.
Ancora un grave episodio registrato in città che, se da un lato evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza giovanile e nel proteggere i giovani studenti, dall’altro mette in luce l’urgenza di affrontare il fenomeno del bullismo e della violenza tra i giovani, riaffermando l’importanza della sicurezza e del benessere degli studenti. La Compagnia Carabinieri di Campobasso, insieme alla comunità educativa e alla società civile, sono chiamate a unire le forze per prevenire ulteriori episodi e garantire un ambiente sicuro per l’educazione e la crescita dei giovani.
La comunità è invitata a collaborare attivamente con le forze dell’ordine, segnalando comportamenti sospetti e contribuendo a creare un clima di rispetto e sicurezza nelle scuole.

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