Si dice «onoratissima» di aver ricevuto la fiducia della coalizione e garantisce «il massimo impegno per la sua città». A 24 ore dall’investitura a candidato sindaco da parte delle forze progressiste, Maria Luisa Forte non trattiene l’emozione, ma, allo stesso tempo, non nasconde la determinazione in vista della sfida che la attende i prossimi 8 e 9 giungo. Poche parole, in attesa della conferenza stampa di presentazione insieme ai vertici dei partiti che l’hanno designata, che però mostrano già come nel centrosinistra l’obiettivo sia quello di vincere. La direttrice dell’ambito territoriale dell’Usr, e già dirigente scolastico dell’Itas Pertini Montini Cuoco, ha messo d’accordo Pd e 5 Stelle in primis, poi l’intera coalizione progressista costituita da Alleanza Verdi e Sinistra, Socialisti, Movimento per l’equità territoriale. Scelta per il suo «profilo di riconosciute qualità umane e professionali, con sicure competenze amministrative e gestionali e una chiara e condivisa visione di città, coerente con il nostro progetto politico amministrativo».
Insomma, ‘doti’ indispensabili per guidare la città capoluogo. Per altro è la prima volta che il centrosinistra unito punta su una donna. L’unico precedente a Campobasso risale alle amministrative del 2009 quando, però, solo il Partito della rifondazione comunista ed altri movimenti civici ‘incoronarono’ la compianta Adriana Izzi – anche lei dirigente scolastico – come candidato sindaco. La sfida venne poi vinta da Gino Di Bartolomeo. Ci ha provato più recentemente il centrodestra, cinque anni fa con Maria Domenica D’Alessandro, in quota Lega, che non ha però superato lo scoglio del ballottaggio. Dunque Marialuisa Forte potrebbe raccogliere il testimone di Paola Felice, prima sindaca donna di Campobasso, passando però – a differenza dell’esponente grillina che ha ‘ereditato’ la fascia tricolore dopo il passaggio di Gravina in Consiglio regionale – dalla porta principale. Quella delle urne.