La Sati (completate le dovute verifiche previste dalla legge, ndr) gestirà il trasporto pubblico di Campobasso per i prossimi nove anni. Dopo circa 40 anni di continue proroghe, la società si è aggiudicata in via provvisoria il bando del Comune dell’importo complessivo di 23.763.691,45 di euro oltre Iva. Un obiettivo dichiarato della giunta pentastellata che ha predisposto un avviso – con importo annuo a base d’asta di 2.640.410,16 euro oltre Iva, per una durata di nove anni – che garantirà un servizio efficiente e soprattutto più sostenibile dal punto di vista ambientale. L’aggiudicazione del servizio ha preso in considerazione sia l’offerta economica che l’offerta tecnica e la Sati ha avuto la meglio sull’azienda romana Trotta e sull’Atm dell’altro gruppo locale Larivera. Dunque serviranno altri 30 giorni per la verifica di tutta la documentazione e passare così alla gestione definitiva.
Il nuovo servizio di trasporto urbano si basa sulla rimodulazione di tutta la rete del trasporto pubblico e prevede la riorganizzazione dei servizi basata sul concetto di gerarchizzazione della rete, distinguendo reti di primo, secondo e terzo livello.
La rete di primo livello sarà costituita da linee di sviluppo circolare caratterizzate da corse con frequenze costanti, maggiori nelle ore di punta, quella di secondo livello da percorsi in grado di fornire una maggiore copertura territoriale nelle fasce orarie in cui gli spostamenti sono per lo più di tipo sistematico (scuola, lavoro), mentre quella di terzo livello da quei percorsi a servizio delle aree a domanda debole o rurali per l’adduzione ai servizi essenziali ed ai nodi di scambio.
I principali criteri che hanno guidato la ridefinizione dei servizi riguardano la sostanziale invarianza delle vetture, dei km complessivi e della copertura territoriale, giacché le nuove linee garantiranno l’attuale copertura della rete sia nell’area centrale che nelle aree periferiche della città. Verranno invece rimodulati i percorsi in ambito urbano, prevedendo linee di estensione più contenuta rispetto allo stato attuale (sviluppo variabile tra i 3 e i 12 km) e di conseguenza una riduzione dei tempi di attesa con una cadenza a 15’ lungo le direttrici/linee portanti nelle fasce orarie di punta.
I requisiti minimi richiesti sono stati la fornitura dei sistemi AVM (Automatic Vehicle Monitoring) e contapasseggeri, la manutenzione delle paline di fermata, il mantenimento di una età media dei bus pari a 10 anni, l’emissione di una carta dei servizi.
Nell’ambito dell’offerta tecnica migliorativa sono stati invece previsti criteri premiali per i concorrenti che offrono giornate gratuite promozionali, la predisposizione di apposita App per offrire un servizio info/tracciamento corse, tempi di attesa, ubicazione fermate, acquisto e pagamento titolo di viaggio, servizi ad hoc per utenza con disabilità.
Ulteriori premialità per chi garantirà, durante il periodo di affidamento, l’impiego di bus con età media inferiore ai 10 anni e per chi confermerà l’impiego del personale attualmente in servizio oltre la durata minima della “clausola sociale”.