Persona rara, dall’animo gentile. La sua risata contagiosa era per tutti un’iniezione di felicità. Sorella, amica, confidente, compagna di risate e punto di riferimento per la scuola e l’intero quartiere: è così che familiari e amici ricordano Marianna Priano, 33enne di Busso ma campobassana di adozione, titolare del Bartime in via Svevo, scomparsa pochi mesi fa a causa di un male incurabile.
Ieri mattina l’omaggio nel parco di via Leopardi organizzato da docenti, genitori, alunni, dirigenza e personale scolastico dell’istituto comprensivo Igino Petrone.
Intorno alle 13.30 un momento di preghiera e di riflessione insieme a padre Gianpaolo, parroco della Mater Ecclesiae, seguito dalla benedizione dell’ulivo messo a dimora nel terreno del parchetto quale simbolo di pace e di amore che dura nel tempo. Un albero stabile e forte come il ricordo e l’affetto che i presenti continuano a nutrire nei confronti di Marianna.
Visibilmente commossi i genitori della 33enne, papà Peppe e mamma Antonietta, presenti insieme alla sorella maggiore di Marianna, Cristina, e a suo marito Silvio.
Dopo la benedizione i bambini hanno decorato l’arbusto con dei cuori di carta colorati.
Al fine di rendere omaggio all’immensa generosità e al buon cuore di Marianna, l’iniziativa è stata anche occasione per aiutare i bimbi meno fortunati. Nel corso della manifestazione, infatti, è stata realizzata una raccolta fondi destinata all’Unicef per garantire materiale scolastico e contribuire all’istruzione di bambini e bambine che vivono in condizioni di povertà o in situazioni di emergenza.
A rimarcare il forte impatto che Marianna ha avuto sulle vite di tutti le parole del dirigente scolastico Giuseppe Natilli che ha commentato così l’iniziativa: «Marianna amava davvero la scuola. Lavorava nel suo bar con una passione ed una dedizione incredibili e amava molto anche i bambini, ai quali riservava sempre un sorriso o una parola affettuosa. A Pasqua e a Natale, addirittura, era solita donare un regalo o un pensierino ad ognuno di loro. Il bar che gestiva era diventato un punto di unione per la scuola e per il quartiere. Ogni mattina il rito del caffè, al quale spesso e volentieri partecipavo anche io, dava un’idea reale del momento di condivisione che si viveva. Uno scambio di battute, un sorriso e la gioia condivisa negli ultimi giorni di scuola: era diventata una sorta di studentessa, insegnante, mamma e membro effettivo della nostra scuola. Oggi siamo qui per commemorare la sua presenza riprendendo una delle frasi che pronunciava sempre: “Grazie per avermi amata”. Era una persona eccezionale, non c’è dubbio. Abbiamo scelto di organizzare una manifestazione molto semplice perché siamo certi che avrebbe voluto così e che avrebbe apprezzato molto vedere i bambini felici anche in un momento così delicato e particolare».
«Una iniziativa tanto meravigliosa quanto inaspettata – il commento di mamma Antonietta -. Siamo grati per tutto l’affetto che oggi abbiamo ricevuto. Siamo certi che Marianna ci stia guardando da lassù e stia sorridendo. Sono commossa. Grazie di cuore a tutti».
Al termine della cerimonia i presenti hanno preso parte ad un pic nic per condividere insieme un momento di gioia nel ricordo di Marianna.
Serena Lastoria