Il vertice è partito alle prime ore del mattino. Il governatore Francesco Roberti ha convocato tutti i coordinatori regionali – Marone, Di Sandro, Di Pietro, Niro e Cofelice (assente solo Lotito) – in via Genova per trovare la quadra sul candidato sindaco di Campobasso ed evitare una spaccatura che, almeno fino alla tarda serata di giovedì, sembrava certa. Ricucire lo stappo con i Popolari per l’Italia, in particolare con Salvatore Colagiovanni che ha paventato la possibilità di correre da solo alla guida di un contenitore civico, è stato l’obiettivo dell’incontro che, nel pomeriggio, è proseguito anche a Termoli. La soluzione al rompicapo sembra essere arrivata in serata: con un colpo di spugna sono stati cancellati dal tavolo tutti i nomi circolati negli ultimi giorni, quelli che di fatto hanno acuito gli attriti tra i vari partiti e non hanno permesso di trovare la sintesi. Tabula rasa, dunque, e spazio a profili relativamente ‘nuovi’ . Tre, secondo i bene informati, i nomi su cui sta ragionando la coalizione: il presidente di Acem- Ancem Corrado Di Niro, l’ex dirigente di Palazzo San Giorgio Nicola Cefaratti e l’ex assessore della giunta Di Bartolomeo, l’avvocato Aldo De Benedittis. Quest’ultimo, che proprio alcuni giorni fa è intervenuto pubblicamente stigmatizzando lo stallo del centrodestra, sarebbe il candidato in pole. Non trapelano, però, dettagli su quale partito abbia ‘scommesso’ sull’avvocato che in un primo momento era stata dato in quota Noi Moderati. A smentire i rumors è stato però lo stesso coordinatore Fabio Cofelice: «Non è un nome fatto da noi – ha spiegato a margine del vertice – ma il profilo non è sgradito poiché è quello che può mettere pace tra le anime belligeranti della coalizione. Inoltre – ha evidenziato il consigliere regionale –l’avvocato De Benedittis è sempre stato un esponente del centrodestra campobassano e ha un lungo rapporto di amicizia con Salvatore Colagiovanni», un dettaglio, quest’ultimo, non di poco conto che potrebbe far ‘rientrare nei ranghi’ il capogruppo dei Popolari per l’Italia.
Anche le altre forze della coalizione sembrerebbero convinte, ma si aspetta l’ok finale da Roma. Un benestare che potrebbe arrivare nella giornata di oggi.