Neppure quella che si è appena conclusa è stata la settimana decisiva. Chi attendeva la svolta in casa centrodestra dovrà aspettare ancora, nonostante il vetrice concluso venerdì sera lasciasse intravedere uno spiraglio per la chiusura del cerchio intorno alla figura di Aldo De Benedittis. Nulla di fatto, la partita si è spostata a Roma e il ‘verdetto’ non arriverà prima di lunedì o martedì. Nel frattempo, però, non tutti i partiti hanno accolto con favore la proposta di schierare l’ex assessore della Giunta Di Bartolomeo (nome avanzato direttamente dal presidente Francesco Roberti per mettere ‘pace’ nella coalizione), in particolare la Lega guidata da Michele Marone non ha alcuna intenzione di lasciare la casella di Campobasso. «Nulla contro la persona – il commento stringato del coordinatore del Carroccio – ma noi abbiamo i nostri nomi, la nostra posizione è chiara e resta la stessa». Un ragionamento molto simile a quello di Fratelli d’Italia che ieri mattina ha convocato il coordinamento regionale per fare il punto sulle amministrative. Presenti, oltre al coordinatore regionale Filoteo Di Sandro, anche i parlamentari Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta, e il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante.
«Anche Fratelli d’Italia ha legittimamente rivendicato la casella del capoluogo, essendo il primo partito in Italia – ha evidenziato Di Sandro -. Abbiamo proposto i nostri nomi, tutti tassativamente tessarati. Ora attendiamo la decisione a Roma». Oltre a Quintino Pallante, che ha declinato l’invito diverse settimane fa, il partito della Meloni ha proposto Stefano Maggiani, Francesco Pilone e Gianfederico Cecanese.
La sensazione è che, però, non siano figure ‘spendibili’, soprattutto non in grado di ricucire lo strappo con i Popolari per l’Italia di Salvatore Colagiovanni.
Insomma, la ‘telenovela’ continua.