«Nessuna fase di stallo nel centrodestra, si lavora per trovare la sintesi su un nome che possa rappresentare tutti». A gettare acqua sul fuoco è direttamente il presidente della Regione Francesco Roberti che, incalzato dai giornalisti, ha assicurato che all’interno della coalizione non esistono attriti per scelta del candidato sindaco di Campobasso. L’agognata sintesi, però, non è stata ancora trovata nonostante Roberti stia cercando di «fare da arbitro in questa partita arrivando a definire un candidato ed aprire la campagna elettorale, perché il centrodestra – rimarca – ha sempre dimostrato unità e soprattutto coerenza per i confini di apparentamento per le liste elettorali». Da Roma, nelle scorse ore, è arrivata un’indicazione chiara: la casella spetta a Fratelli d’Italia, ma l’opera di ‘persuasione’ nei confronti del presidente del Consiglio regionale – chiamato a tornare sui suoi passi ed accettare la designazione a candidato sindaco – non pare abbia sortito gli effetti sperati. Quintino Pallante, secondo i bene informati, è irremovibile. Quali sono le alternative? Una risposta che neppure i coordinatori regionali sembrano avere in tasca. Le proposte arrivate dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, vale a dire Francesco Pilone, Stefano Maggiani e Gianfederico Cecanese, non convincono gli alleati di Lega e Forza Italia mentre nei partiti locali, Popolari per l’Italia in primis, sale il malcontento per il ritardo accumulato rispetto agli avversari. Il campo progressista di Marialuisa Forte e il cantiere civico di Pino Ruta hanno iniziato la campagna elettorale da mesi attraverso incontri con la cittadinanza e conferenze stampa.
Ieri sera Salvatore Colagiovanni ha incontrato i candidati delle liste pronte a sostenerlo – due complete e la terza in dirittura d’arrivo – per «sondare gli animi». Il capogruppo dei Popolari a Palazzo San Giorgio ha detto a chiare lettere di «essere in attesa di conoscere il nome scelto dalla coalizione prima di prendere qualunque decisione».
E intanto, mentre in regione e a Roma sono in corso le trattative per trovare la quadra, Aida Romagnuolo prova a farsi avanti. L’ex consigliera regionale, eletta in quota Lega cinque anni fa e poi passata al partito della Meloni nel corso della legislatura Toma, ha detto di essere « pronta a scendere in campo come candidata sindaco al Comune di Campobasso, se il partito di Fratelli d’Italia me lo chiederà, anche in considerazione della situazione di stallo che si è verificata a pochi mesi dalle elezioni comunali del capoluogo di regione. Ovviamente mi rivolgerò con grande rispetto alla coalizione di centrodestra».
La prima dei non eletti nella lista FdI alle scorse regionali ha dichiarato le sue intenzioni «ieri sera in un incontro di amici ed elettori di Campobasso – scrive in una nota Romagnuolo – dove forte è la rappresentanza di tanti cittadini che mi hanno sostenuta e votata alle scorse elezioni regionali, anche in virtù di essere nata a Campobasso, di aver vissuto a Campobasso e di essermi sempre battuta per la mia città. Ho ritenuto a ribadire, che l’unico candidato di Fratelli d’Italia che è nelle condizioni di vincere le elezioni come sindaco di Campobasso, resta il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante e pertanto, ho ufficialmente comunicato al mio partito, al segretario regionale Di Sandro e ai vertici nazionali dello stesso, che nel caso Pallante fosse e spero sia il candidato designato, sono pronta a scendere personalmente in campo come consigliere comunale nella lista di Fratelli d’Italia, ma ho anche comunicato che sono disponibile, nel caso Pallante rinunciasse, ad essere la candidata come primo cittadino del nostro capoluogo regionale. Pallante resta un candidato vincente in un Capoluogo che non può ancora una volta essere regalato a una sinistra giallo rossa che, in questi anni, ha creato solo danni ai cittadini e al territorio».
md