Una nottata di follia o, più banalmente, di incompetenza. Lunedì alle 22.30, a spoglio ancora in corso, la candidata sindaca della coalizione progressista Marialuisa Forte convoca la stampa nella sua sede elettorale per l’annuncio: nessuno dei tre candidati ha superato la soglia del 50%, dunque sarà sfida al ballottaggio tra lei e De Benedittis, espressione del centrodestra. Intorno alle 2 di notte i dati ufficiali dello scrutinio non erano stati ancora resi noti. Sul sistema di raccolta del ministero, Eligendo, erano riportare 22 sezioni scrutinate su 56, con Aldo De Benedittis ben oltre il 53%. Scoppia il caos. I conteggi ‘paralleli’ curati dalle tre forze politiche in campo convergevano tutti sullo stesso dato, ovvero De Benedittis poco sotto il 48%, Forte poco sopra il 32% e Ruta intorno al 20. Inizia l’andirivieni di candidati tra Prefettura e Comune per segnalare la discrepanza dei dati ed eventuali errori nella comunicazione delle preferenze assegnate ai sindaci. Circa un’ora dopo viene svelato l’arcano. Mentre i verbali redatti nelle singole sezioni erano stati compilati in maniera corretta, la successiva trasmissione da parte del Comune non ha tenuto conto del voto disgiunto. In sostanza le preferenze raccolte dai candidati consiglieri delle varie liste sono stati attribuiti in automatico ai rispettivi sindaci collegati, falsando, di fatto, i dati. Un ‘errore di interpretazione’ che ha mandato in tilt il sistema, tant’è che ieri mattina Campobasso non aveva ancora nessun risultato ufficiale. Eppure lo stesso ‘intoppo’ si era verificato già alle precedenti amministrative, ma era stato sanato in poco tempo. Ieri mattina, dunque, si è insediata la commissione circoscrizionale provinciale a Palazzo San Giorgio che ha ricontrollato tutti i verbali delle 56 sezioni. Contestualmente è ripartito il conteggio dell’ormai famigerata sezione 9, quella che ha paralizzato anche i risultati delle Europee. La matassa è stata sbrogliata poco prima delle 15, confermando (ancora non in maniera ufficiale, ndr) il ballottaggio. Il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis si è fermato poco sotto il 48% delle preferenze e dovrà vedersela tra due settimane (domenica 23 e lunedì 24 giugno) con la competitor della coalizione progressista, Marialuisa Forte, che ha superato di poco il 32%. Il leader del Cantiere civico Pino Ruta ha ottenuto circa il 20% e, secondo gli osservatori politici, avrebbe intercettato gran parte del voto disgiunto, sottraendo punti pesanti al centrodestra, quelli che di fatto sarebbero serviti all’avversario De Benedittis per vincere al primo turno.
Discorso diverso per i voti di lista. Anche in questo caso manca ancora l’ufficialità, ma stando alle raccolte ‘parallele’ (che si sono rivelate più che attendibili) i partiti di centrodestra avrebbero ottenuto quasi il 52%. Fratelli d’Italia la forza politica più votata, seguita dai Popolari per l’Italia, Noi Moderati, Forza Italia, Lega e Udc. Dunque, qualora al secondo turno la ‘spuntasse’ Marialuisa Forte di profilerebbe la cosiddetta anatra zoppa. La sindaca di centrosinistra non avrebbe la maggioranza in Consiglio poiché già al primo turno il centrodestra ha conquistato i 20 scranni, superando la soglia del 50%.
I restanti 12 posti andrebbero ripartiti tra il campo progressista (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e il raggruppamento Verdi, Sinistra e Partito socialista) e il Cantiere Civico (Costruire Democrazia, Terra Unica Molise e Confederazione civica) in proporzione alle percentuale ottenuta dalle singole liste.
Nel caso in cui le urne premiassero Aldo De Benedittis, invece, non ci sarebbero problemi di sorta sulla tenuta della maggioranza.
Ma in politica, si sa, nulla è scontato: tra ipotesi di apparentamento e accordi post ballottaggio è prematura qualunque previsione.
mdu

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