Durante la campagna elettorale non sono mancati attacchi, anche al vetriolo, tra i tre competitor, ma con la chiusura dei seggi e l’ufficialità del ballottaggio si è aperta tutta un’altra partita. E ora l’ago della bilancia è senza dubbio Pino Ruta. Sarà infatti il candidato sindaco del Cantiere civico, forte del 20% ottenuto al primo turno, a spostare gli equilibri e ad incidere sulla vittoria dell’uno (Aldo De Benedittis) o dell’altra (Marialuisa Forte). Nel caso in cui la candidata della coalizione progressista dovesse superare l’avversario in Consiglio la maggioranza sarebbe a trazione centrodestra (la cosiddetta anatra zoppa) ma con numeri più ‘risicati’. La coalizione di Forte avrebbe infatti 10 seggi (più uno per la sindaca), il cantiere civico di Ruta otterrebbe cinque scranni e il centrodestra di De Benedittis arriverebbe a quota 17 consiglieri. Appare chiaro, dunque, che con un’alleanza tra il campo largo e i civici Marialuisa Forte avrebbe un sostanziale equilibrio in Aula e meno difficoltà ad amministrare.
La strada dell’appartamento, dunque, è quella che i progressisti sembrano voler intraprendere. Al momento, né la candidata sindaca né i vertici dei partiti, si sbilanciano. «Stiamo ragionando sui numeri delle singole liste – ha detto ieri Marialuisa Forte – per il momento nulla è stato deciso. Nelle prossime ore ci sarà un confronto con i candidati e si arriverà ad una sintesi».
Anche il diretto interessato, Pino Ruta, ha rimarcato che è ancora tutto in divenire, nonostante i tempi siano già stretti. Per la legge, infatti, entro domenica va sottoscritto l’accordo.
L’avvocato, però, di una cosa è certo: «Qualora dovesse esserci l’apparentamento sarà un atto chiaro, trasparente, che riporterà gli obiettivi da raggiungere, con quali modalità e quali tempi di realizzazione». Insomma sarà un accordo sui programmi, non sulle ‘poltrone’. Il leader del cantiere civico ammette di aver avuto nelle scorse ore solo dei contatti telefonici con il segretario dem Bontempo, e di aver iniziato la discussione con il suo gruppo. «Non mi sono pronunciato ancora su nulla, innanzitutto perché non posso farlo senza ascoltare la mia squadra. Proprio oggi pomeriggio (ieri) abbiamo avuto un incontro per capire se formalizzare un accordo, con quali forze politiche, a quali condizioni e su quali obiettivi. Se si avrà una convergenza da parte di tutti, prenderemo la decisione».