Archiviata la verifica sui voti dei candidati sindaci e ufficializzato il ballottaggio, la commissione elettorale presieduta dal giudice D’Onofrio ieri mattina si è concentrata sulle preferenze attribuite alle liste. Sono state, ancora una volta, ore frenetiche nel corso delle quali si sono ricorse ipotesi e paventati anche possibili ‘ribaltoni’ sulle percentuali ottenute dalle coalizioni. Alla fine dai riconteggi sarebbero venuti meno una manciata di voti alla squadra del centrodestra che non sarebbe comunque scesa sotto il 50%. Ad ogni modo, per l’attribuzione ufficiale dei seggi bisognerà attendere l’esito del secondo turno e, nel frattempo, la campagna elettorale si è già rimessa in moto. Ieri sera il leader del centrodestra Aldo De Benedittis ha convocato i suoi per studiare la strategia da mettere in campo in questi dieci giorni. A margine del summit i candidati più votati hanno sottoscritto un ‘patto di fedeltà’ in vista del secondo turno (e soprattutto alla luce dei numerosi voti disgiunti registrati l’8 e 9 giungo): «I candidati più votati della coalizione di centrodestra a Palazzo San Giorgio, dopo una riunione organizzativa con il proprio candidato sindaco Aldo De Benedettis, all’unanimità e con rinnovato entusiasmo, confermano la ferma volontà di governare la città di Campobasso, unitamente e solamente con Aldo De Benedittis sindaco. Al fine di sancire il loro patto elettorale con gli elettori, dichiarano sin da ora la loro fedeltà alla coalizione del centrodestra e soltanto al sindaco Aldo De Benedittis. Pertanto – si legge nel documento – i cittadini elettori devono sapere che nessuno dei presenti sottoscritti darà mai il proprio voto a sostegno di Marialuisa Forte».
Intanto De Benedittis ha ribadito ottimismo per la vittoria: «Gli attestati di stima e affetto che sto ricevendo in queste ore dai campobassani mi hanno quasi commosso. «Mi scrivono, mi telefonano, mi fermano per strada chiedendomi di non mollare – prosegue De Benedittis – perché la vittoria è nostra e dobbiamo assolutamente difenderla nel prossimo turno di ballottaggio.
Gli elettori – spiega – stanno manifestato il loro disappunto per gli assurdi ritardi nella trasmissione dei risultati e per una affermazione sfuggita solo per una manciata di voti, per questo mi esortano ad andare avanti con ulteriore determinazione e la loro delusione si è trasformata già in nuovo entusiasmo in vista del voto del 23 e 24 giugno.
Ciò dimostra – prosegue – che la voglia di cambiare è davvero tanta e che la maggioranza della città è con noi. Sanno che astenersi vuol dire provocare una paralisi amministrativa e un eventuale commissariamento che comporterebbe danni economici e sociali (aumento tasse etc) che il capoluogo non merita.
Manca – conclude De Benedittis – un centinaio di metri al traguardo. Una piccola ma decisiva distanza da percorrere insieme, uniti più che mai per far vincere Campobasso».