A 24 ore dall’ufficialità dell’accordo tra la coalizione progressista e il Cantiere civico, Pino Ruta ha incontrato la stampa per spiegare le ragioni dell’intesa raggiunta con la candidata sindaca Marialuisa Forte. L’avvocato ha innanzitutto ringraziato i cittadini che gli hanno accordato fiducia al primo turno, raggiungendo quasi il 20% dei consensi, ed ha ribadito come la decisione di sostenere la candidata sindaca del campo progressista al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi nasca della necessità di realizzare obiettivi fondamentali previsti nel programma del cantiere civico. Non si è trattato di un apparentamento ufficiale come spiega lo stesso avvocato: «L’apparentamento è organico, si fa parte di una coalizione condividendone tutto. Noi restiamo autonomi, con pari dignità e con riconoscimento delle rispettive differenze, che in questo caso completano quello che è il programma del centrosinistra su alcuni punti che sono stati riconosciuti dal campo progressista come condivisibili e attuabili. Quindi non è un apparentamento, che ha un senso ben preciso dal punto di vista tecnico e politico e che avevamo sempre escluso. È un collegamento, però, che si impone alla luce del fatto che gli elettori ci hanno riconosciuto un quinto della percentuale, abbiamo conseguito il 20%. Siamo il principale partito della città, abbiamo due volte e mezzo i voti di Forza Italia, due volte e mezzo quelli della Lega, il doppio dei voti dei 5 Stelle, abbiamo più voti del Pd e anche di Fratelli d’Italia. Siamo sostanzialmente determinanti».
Infine l’appello agli elettori per il secondo turno di domenica e lunedì: «La destra ha sempre fatto affidamento sulla vittoria al primo turno e sulle ‘truppe’ che schiera vincolando il voto. Non è una novità della destra quella di vincolare il voto per famiglie, lo dicono anche loro. Ma il tema aggiunto secondo me è un altro. Noi nel rispetto dei principi di democrazia e di trasparenza abbiamo stilato un accordo che distribuiremo affinché tutti possano sapere quali sono i nostri punti, chi li attuerà e secondo quali termini. Per cui se non vogliamo diventare il retro bottega di Venafro o la succursale di Termoli è il caso che i cittadini di Campobasso, per restituire dignità e futuro a questa città, scelgano tra una maggioranza che può essere in qualche modo stata criticata o tacciata in passato anche di inadeguatezza e inconsapevolezza su alcuni punti e, dall’altra parte, tra una presunta maggioranza di centrodestra a mio avviso pericolosa e dubbia. I cittadini sono liberi, non devo darla io la libertà di voto. Spero che a questo giro la esercitino perché il loro voto non è più controllabile, così come nel primo turno, e quindi non più gestibile da quelli che spesso e volentieri ne fanno un uso distorto.
Non faccio nomi, non faccio riferimenti, ma sappiamo tutti che nel Molise esiste il voto di scambio e purtroppo i segnali in questo senso non mancano. Quindi – conclude Pino Ruta – un appello ai cittadini ad appropriarsi della libertà e scegliere un sindaco che liberi questa città da queste oligarchie».
L’accordo sottoscritto tra Pino Ruta, Marialuisa Forte, il segretario del Pd Ovidio Bontempo ed il coordinatore del Movimento 5 stelle Antonio Federico prevede dei punti fondamentali. Innanzitutto la questione relativa alla scuola d’Ovidio con la revisione e il riesame, entro 15 giorni dall’insediamento del nuovo esecutivo, degli atti volti alla delocalizzazione della scuola al di fuori dei quartieri di riferimento e l’immediata adozione di un avviso pubblico e ricerca di mercato per acquisizione, con urgenza, di immobili da adibire a sede scolastica in centro o nel perimetro urbano per il trasferimento degli alunni. Entro sei mesi, poi, bisognerà avviare le procedure di efficientamento e riorganizzazione dell’attuale sistema di raccolta differenziata. Prevista anche l’adozione di un nuovo regolamento edilizio, entro sei mesi dall’insediamento, al fine dell’individuazione di tipologie edilizie e di arredo e decoro urbano.
Altra questione prioritaria quella relativa alla vendita del Roxy: per Pino Ruta e Marialuisa Forte, entro sei mesi dall’insediamento, dovrà essere avviata una procedura di variante urbanistica, di concerto con la Regione, per il recupero e la rigenerazione urbana dell’ex Roxy e dell’area dell’ex Romagnoli. Gli eventuali uffici regionali o locali per lo studentato dovranno sorgere limitatamente alle cubature dell’ex hotel mentre il campo dovrà essere destinato a spazio verde e parcheggi. Previsto anche il cambio di destinazione del distretto militare a sede degli uffici giudiziari.
Il cantiere civico ha indicato anche tre assessorati per realizzare compiutamente gli obiettivi del programma: all’avvocato Piero Colucci andrà l’assessorato all’urbanistica e ai lavori pubblici con delega specifica alle contrade per avviare entro sei mesi la revisione dell’Imu nelle cosiddette perimetrazioni Lucarino. Piero Colucci rivestirà inoltre anche l’incarico di vicesindaco.
L’assessorato alla cultura con delega specifica al centro storico e borgo murattiano andrà invece a Giovannino Cornacchione.
Infine il dottor Vincenzo de Iasio sarà assessore alla Sanità, politiche della diversabilità e pari opportunità. Una delega volta soprattutto alla difesa della sanità pubblica e alla valorizzazione dell’ospedale Cardarelli che sarà integrato con l’università del Molise e il Responsible.
Nessuna delega invece per Pino Ruta che ha preferito sedere in Consiglio insieme agli altri candidati eletti tra le file di Costruire democrazia: Sabino Iafigliola, Angelo Marcheggiani Adele Fraracci e Stefano Lombardi.
mdu